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Cronaca

Sequestrati 171 reperti storici e culturali dai carabinieri

L'attività dei militari del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale ha permesso di recuperare beni di diversa natura

Sono trascorsi quasi quattro mesi da quando è stata inaugurata la sede del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Udine con intitolazione della caserma al Brigadiere M.O.V.M. “alla memoria” Germano Craighero.

I Carabinieri del Nucleo di Udine hanno da subito concretizzato l’azione di prevenzione e contrasto alle aggressioni criminali al patrimonio culturale: ad oggi sono cinque le persone deferite in stato di libertà alla sola Procura della Repubblica presso il Tribunale di Udine, mentre ammontano a 171 i reperti, di diversa natura, sequestrati ed espertizzati da funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia e da esperti nei diversi settori artistici.

Le fattispecie di reato ad oggi più frequentemente perseguite sono quelle previste e punite dal Codice dei beni Culturali e del Paesaggio (D. LGS. 42/2004). In particolare, sono stati contestati  l’art. 176 (impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo stato), l’art. 178 (contraffazione di opere d’arte), spesso unitamente al reato comune della ricettazione (art. 648 C.P.).

Tra le operazioni condotte, si ricordano quelle di Tricesimo, con il recupero di 13 manufatti in materiale fittile, di provenienza dauna (Puglia settentrionale), riconducibili a contesti sepolcrali risalenti al periodo compreso tra il VII ed il IV sec a.C., rinvenuti in un’abitazione privata e Codroipo, dove in un’abitazione privata, a seguito di accertamenti, è stata rinvenuta e sequestrata un’anfora romana, in buono stato di conservazione, risalente al I secolo a.C./I secolo d.C., di produzione adriatica.

A Bagnaria Arsa, a conclusione di un’indagine d’iniziativa e a seguito di una perquisizione domiciliare, sono stati rinvenuti e sequestrati buccheri di provenienza etrusca, frammenti di mosaico, tegole, vasellame in marmo e ceramiche di epoca romana nonché decine di manufatti in avorio.

I compiti del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale non si esauriscono nell’attività di Polizia Giudiziaria funzionale al recupero di beni culturali illecitamente sottratti. Tra questi rientrano – a pieno titolo – i monitoraggi a prevenzione e repressione degli scavi clandestini, effettuati anche attraverso la ricognizione aerea svolta in collaborazione con il 14° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Treviso e si estendono ai controlli ad attività commerciali di settore (negozi di antiquariato, fiere, gallerie d’arte), alla verifica degli standard di sicurezza di musei,
archivi e biblioteche, al controllo dell’e-commerce e dei cataloghi di case d’asta, nonché alla tutela del paesaggio.

 

 

 

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