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Cronaca San Rocco / Via Cecilia Gradenigo Sabbadini

Ex macello, Comune di Udine pronto a recuperare un altro lotto

Un progetto da 1,8 milioni di euro, che porterà alla realizzazione di opere di restauro e di risanamento conservativo della palazzina d’ingresso

Nella seduta del 23 febbraio, la giunta comunale ha approvato, su proposta dell'assessore ai Lavori pubblici, Pierenrico Scalettaris, il progetto preliminare per il restauro e il riuso dell'ex portineria del complesso di via Sabbadini. Un progetto nel quale rientra anche la sistemazione del parcheggio nell'area dell'ex frigo.

Un progetto da 1,8 milioni di euro, che porterà alla realizzazione di opere di restauro e di risanamento conservativo della palazzina d’ingresso, dove, a regime, troveranno posto gli uffici del futuro museo friulano di Storia naturale. “Il prossimo passaggio sarà l'affidamento dell'incarico per il progetto definitivo, per poi procedere, dato l'importo, con la gara europea per l'affidamento dei lavori, che dovrebbero partire all'inizio del 2017 – spiega l'assessore Scalettaris –. Oltre al recupero della palazzina di ingresso è molto importante l'intervento di riqualificazione definitiva del parcheggio, un'area di sosta molto utilizzata che già in passato era stata oggetto di lavori di messa in sicurezza ma di tipo provvisorio. Con questo progetto sistemeremo l'area in maniera definitiva con la demolizione di alcune strutture fatiscenti e la realizzazione di alcune opere a verde che abbelliranno l'intero contesto”.

L'intervento, che si basa sulla tutela, la conservazione e la valorizzazione delle preesistenti caratteristiche storico-architettoniche, si armonizzerà con l’utilizzo delle più adeguate tecnologie per migliorare le prestazioni energetiche e funzionali dell’edificio. Tre, sostanzialmente, le finalità dell'intervento: dare risposta ai problemi di spazio in cui alloggiare uffici e laboratori del museo friulano di Storia naturale; favorire il riuso di un edificio esistente in stato di abbandono tutelando e valorizzando le caratteristiche storico - architettoniche dell’edificio e del relativo contesto ambientale e paesaggistico; migliorare in maniera sostanziale le prestazioni energetiche e funzionali-spaziali dell’edificio e raggiungere gli obiettivi della direttiva 2010/31/UE che impone che dal 2020 (2018 per gli edifici pubblici di nuova costruzione) gli edifici abbiano un’elevata prestazione energetica. 

Il progetto preliminare ha svolto una prima indagine conoscitiva delle caratteristiche dei materiali e delle strutture esistenti all'interno dell'ex portineria, un edificio con sviluppo a L costituito da tre piani fuori terra e uno interrato. Negli spazi che saranno recuperati sono previsti ambienti open space compatibili con la destinazione a uffici e laboratori del museo, completi di servizi igienici e vani tecnici e di deposito. In tutto l'edificio sono previste opere di tinteggiatura, la sostituzione dei serramenti e delle pavimentazioni. Una piattaforma per persone diversamente abili collegherà il livello rialzato e il piano primo.

Una caldaia e il parcheggio

Per quanto riguarda l'efficienza energetica della struttura è prevista l'installazione di una caldaia a condensazione e di un sistema di riscaldamento/raffrescamento ad aria (il condizionamento estivo sarà realizzato a livello di predisposizione). Le soluzioni da adottare sfrutteranno al massimo la luce naturale grazie alle vetrate attuali e l’installazione di un impianto di illuminazione ad alta efficienza con corpi illuminanti a basso consumo.

Tra le opere inserite nel progetto figura poi la sistemazione del parcheggio dell'ex frigo, attualmente in stato di degrado. Proprio per mettere in sicurezza l'area di sosta si prevede la demolizione degli edifici fatiscenti lungo il confine sud che costeggia la roggia cittadina, un intervento già previsto e autorizzato dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici nelle precedenti ipotesi di intervento sull'ex frigorifero. Si prevede di ricavare 106 posti auto e 3 stalli riservati ai disabili.

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