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Martedì, 23 Aprile 2024
sporcizia e bellezza / Centro / Via Pelliccerie

Topi e immondizia: la situazione in centro città

Dopo il video dei topi che uscivano da un palazzo disabitato, pubblicato qualche settimana fa, le cose sono migliorate in via Pelliccerie e piazza San Giacomo, ma rimane una situazione preoccupante rispetto alla raccolta dei rifiuti

Una situazione non gradevole, quella del centro di Udine. Sia ben chiaro, qui si parla di dettagli, ma spesso - si sa - sono questi a fare la differenza. Il centro storico è bello e vivo, le persone riempiono i locali e uscendo la sera si respira un'aria di ritrovata serenità. Eppure sembra che la coperta sia sempre troppo corta: adesso che si può tornare a frequentare bar e ristoranti senza limitazioni, riemerge il problema della raccolta dei rifiuti, che in centro città porta con sé spiacevoli conseguenze, come la presenza dei topi. Ma non solo. Qualche settimana fa avevamo pubblicato il video di una lettrice, che aveva ripreso un ratto scorrazzare liberamente in via Pelliccerie durante l'ora di cena. Era il 24 maggio e da quella volta qualcosa è cambiato, ci piace pensare anche grazie alla nostra denuncia. Ieri sera siamo tornati in centro e alcuni esercenti della zona ci hanno confermato che la situazione è migliorata. «Da quando sono venuti a cementare il buco, i topi non si vedono più, almeno non più come prima», ci racconta il titolare della pizzeria "Piccola Amalfi", che si affaccia sull'incrocio tra via Sarpi e via Pelliccerie. Gli fanno da eco anche i titolari della "Bettola" e del "Piano B", due dei locali che rendono viva la stradina del centro la cui clientela si è spesso lamentata della presenza dei roditori, visto che uscivano proprio da alcune case confinanti con i loro ingressi.

Uno dei passaggi dai quali passavano i topi, in via Pelliccerie

civico 12-2

A quanto pare c'è stato un intervento una decina di giorni fa: alcuni operai hanno chiuso il buco presente sotto lo scalino di ingresso di una palazzina al civico 12 di via Pelliccerie, dal quale si vedevano spesso uscire topi di diverse dimensioni, soprattutto in orario serale e notturno.

Immagini riprese nella notte tra l'1 e il 2 giugno

Immobile disabitato

Lungo la stessa strada, un altro luogo critico è stato identificato nel palazzo disabitato al civico 8. Il rudere, di proprietà di una signora che non vive in città, è stato parzialmente ristrutturato anni fa, poi l'impresa è fallita e il palazzo è rimasto chiuso. «Dopo la parziale ristrutturazione, gli accessi al palazzo sono stati parzialmente chiusi, ma i ratti hanno preso possesso di tutto l'interno e riescono a infilarsi dappertutto. Tempo fa abbiamo contattato la proprietaria che, tramite l'agenzia immobiliare, ha provveduto a fare una derattizzazione all'interno dell'immobile, ma il problema dei ratti non può essere una questione privata, riguarda tutto il centro... questi escono dai tombini». Esasperata ma determinata, ci racconta cosa succede Rosanna Clochiatti, titolare del ristorante "Antica Maddalena", che è proprio adiacente all'edificio disabitato, la cui ristrutturazione riprenderà a ottobre. 

«I ratti sono dappertutto, tempo fa sono arrivata a pregare che piovesse così la clientela doveva cenare dentro», dice. «Il problema di questo immobile è stato parzialmente risolto: la proprietaria ha fatto fare a sue spese un primo ciclo di derattizzazione e altri ne saranno fatti. Il punto è che il centro è pieno di gente che butta l'immondizia per terra e di locali che non sanno come smaltire i loro rifiuti, che spesso vengono esposti già nel pomeriggio. Parlando con alcuni esercenti mi è stato detto che loro non hanno posto dove tenerli e sono costretti a metterli in strada prima dell'ora stabilita. Però così le strade e le piazze si riempiono di sacchi durante il giorno».

Il problema rifiuti

Per Rosanna Clochiatti i problemi rispetto alle immondizie sono diversi: la mancanza di spazio per gli esercenti, il fatto che nell'indifferenziato ci finisca di tutto, la perdita di liquidi maleodoranti da alcuni sacchi e la produzione eccessiva di rifiuti. «A causa delle normative sanitarie tutto è imballato e così si producono rifiuti su rifiuti, che la gente non sa più dove mettere. Una volta non era così», ci racconta. «Noi abbiamo uno scantinato che ho fatto derattizare, benché non ce ne fosse bisogno, in occasione dell'intervento nell'immobile disabitato. La nostra cantina è stata ristrutturata e sigillata 15 anni fa, l'aria è estratta da una pompa», specifica con la consapevolezza che non tutti gli altri locali e negozi hanno uno spazio adeguato. «Bisognerebbe che il Comune prendesse in mano questa situazione del centro. C'è il rischio che quando sarà troppo caldo non potrò tenere tavoli all’esterno perché i topi non si fanno certo scrupoli ad andare ovunque. Assistiamo regolarmente a queste scene, che danneggiano tutti noi che, comunque, abbiamo delle convenzioni per l’umido perché pagando di più aumentano le giornate di raccolta, ovvero tasse più alte per un servizio migliore. Ma nemmeno questo basta. Bisognerebbe iniziare a produrre meno rifiuti», conclude Clochiatti.

La gallery fotografica

  • Topi e degrado in via Pelliccerie

La percezione che il problema vero sia il sistema di raccolta dei rifiuti, c'è anche passeggiando in piazza San Giacomo dove, già nell'ora dell'aperitivo, spuntano cumuli di sacchi e cartoni. Ce lo conferma anche una cameriera del bar "Versus": ci indica una colonna, fuori dal locale, sotto la quale i negozianti della piazza hanno già cominciato a depositare le immondizie della giornata. «È così ogni giorno, e non è nemmeno ora di cena. Durante la notte i sacchi saranno così tanti che in alcuni punti diventa difficile passare, sotto i portici». Intanto la piazza si riempie, ci sono moltissimi turisti e alcuni locali hanno la fila fuori dalla porta. Udine è proprio bella, in questi momenti, quando il vociare delle persone si mescola al suono dei calici che si scontrano per i "cin cin" di rito: peccato per i dettagli. 

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