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Cronaca

La raccolta porta a porta slitta a dicembre: mercoledì il responso del Tar sul ricorso

C'è ancora da aspettare prima di veder partire il nuovo sistema di raccolta differenziata porta a porta nel Comune di Udine

Il porta a porta slitta ancora. Inizialmente previsto per ottobre, in seconda battuta a novembre, adesso è certo che prima di dicembre la raccolta differenziata porta a porta in tutti i quertieri di Udine non comincerà. 

Il programma

Per un mese dovrebbe prendere vita una campagna informativa perché pare che uno dei problemi principali rispetto alla decisione del Comune di avviare questo tipo di raccolta dei rifiuti, sia la difficoltà di ricezione delle nuove regole da parte del cittadino. Il primo quartiere interessato sarà quello dei Rizzi, come già annunciato, seguito da San Domenico, Cormor e San Rocco.

Il ricorso al Tar

Oltre alle difficoltà informative, rispetto a questo sistema di raccolta si è sollevata un'altra questione: la raccolta firme dei mesi scorsi promossa da un comitato di cittadini contrari al porta a porta ha fatto arrivare la tematica sul tavolo del giudice. Il ricorso, che pare non spaventare la giunta comunale, ha però già ottenuto il risultato di far slittare la decisione in merito del Tar: pare che il Comune abbia depositato oltre l'orario dell'ultimo giorno utile i documenti relativi alla comparsa di costituzione con i relativi allegati. La prossima udienza è fissata per mercoledì 25 settembre e solo quel giorno si capirà se il ricorso sarà accettato o meno. 

L'incontro con i cittadini

Dal canto loro i cittadini avanzano le loro richieste: implementare la raccolta dell'umido nei mesi più caldi, creare isole ecologiche per i bidoncini, cassonetti comuni per i condomini. Non si sanno ancora le giornate precise del ritiro, ma solo la frequenza: il secco sarà ritirato una volta alla settimana, l'umido due o tre, il vetro, la plastica e la carta una volta ogni due settimane. 

L'appalto

Nel frattempo sono stati assegnati gli appalti, per un totale di 9,3 milioni di euro per tre anni: la Onofaro Antonino srl di Naso in provincia di Messina e la Teknoservice srl di Piossasco in provincia di Torino.

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