rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Partita una raccolta firme per tutelare la vita notturna udinese

Promotore dell'iniziativa il consigliere comunale di Udine di Autonomia Responsabile, Lorenzo Bosetti

«Adesso basta!». Inizia così il comunicato stampa del consigliere comunale Lorenzo Bosetti che ci informa della sua iniziativa per tutelare la cosiddetta "movida" udinese, ovvero una raccolta firme per salvare la vita notturna udinese da eventuali ordinanze comunali come quelle ipotizzate contro il bar L'Ego e il Bside, comunque negate da parte dell'assessore al commercio Alessandro Venenzi.

Fogolâr civic e Academie dal Friûl appoggiano il sindaco Honsell contro gli eccessi della vita notturna

«Mi sono affacciato alla politica per dare una voce al mondo di noi giovani e davanti all’ultima minaccia di Honsell - spiega Bosetti nella nota - è arrivato il momento di reagire per fargli capire che la città è anche nostra. Ho dato avvio ad una raccolta firme per far sentire la posizione di chi vuole poter vivere a Udine anche la sera. La petizione è in corso di distribuzione e potrà essere firmata in oltre 50 locali della città. Allo scopo è nata anche la pagina FB ‘Salviamo la Movida a Udine’ che in poche ore ha già superato le 150 adesioni. Non è possibile che il diritto di molti a potersi incontrare e divertire venga sistematicamente sopraffatto dalle pretese di pochi. Compito della politica - prosegue il consigliere - è trovare un punto di mediazione tra i diversi interessi in campo, ma qua a Udine la bilancia è troppo inclinata da una parte minoritaria. Chi sceglie di vivere in città, ancor di più se in centro, bisogna che accetti il fatto di stare in mezzo alla gente, perché lì è fisiologico che si creino i punti di ritrovo di una comunità».

Lorenzo Bosetti-3«Qua invece accade l’opposto - aggiunge -, con la movida costretta a lasciare le piazze di Udine per spostarsi nella periferia o nei locali della provincia. L’ex rettore Honsell trascura che siamo una città che ospita 18mila studenti universitari a cui bisognerà pur offrire qualche attrattiva serale. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’ipotesi allo studio del sindaco di un’ordinanza anti-movida nei confronti dell’Ego, un’attività molto frequentata da giovani e in un’area circondata da uffici e parcheggi. Se non ci si può divertire nemmeno lì allora siamo alla frutta. Registro che su questa boutade del sindaco , unico titolato ad emettere questo tipo di provvedimento- conclude il giovane rappresentante di Autonomia Responsabile -, il PD si è spaccato con il capogruppo in consiglio che va da una parte e l’assessore dall’altra. Questa incertezza mette un’intera categoria economica nell’impossibilità di lavorare serenamente, figuriamoci di programmare investimenti. Sono grato a questi professionisti che nonostante tutto fanno si impegnano per animare la nostra Udine e assieme a me credo anche molta gente. Facciamoci sentire prima che sia troppo tardi!».

Vita notturna: «Diritto al riposo ok, ma anche al lavoro e al divertimento»

Stop ai rumori notturni e alla movida: una delegazione protesta a palazzo d'Aronco

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Partita una raccolta firme per tutelare la vita notturna udinese

UdineToday è in caricamento