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Cronaca

Dimissioni sospette e fuggi fuggi generale: la Net sotto osservazione

Alcuni consiglieri di minoranza hanno presentato un question time per fare chiarezza sulla gestione della Net

Continua la discussione, in seno al consiglio comunale di Udine, in merito alla decisione di eliminare oltre 3mila bidoncini del porta a porta per creare delle nuove isole ecologiche in città e, di conseguenza, rispetto alla gestione Net. Un question time, presentato per la prossima seduta del consiglio comunale di lunedì 27 settembre, è stato firmato dai consiglieri  Cinzia Del Torre, Federico Pirone, Pierenrico Scalettaris, Vincenzo Martines, Riccardo Rizza, Alessandro Venanzi, Lorenzo Patti e  Carlo Giacomello.

«Abbiamo presentato alcune domande sulla Net per fare chiarezza su importanti questioni», dice Cinzia Del Torre. Al centro dell'attenzione le dimissioni di Ugo Falcone dal CDda e la sua sostituzione, ma anche il rispetto dei Criteri Ambientali MInimi, norme obbligatorie, ma non ancora attuate da Onofaro per il "porta a porta" di Udine e la procedura di selezione che ha portato alla nomina del nuovo Direttore Generale, per la quale c'era un solo candidato idoneo. 

«Eravamo già estremamente preoccupati per la gestione di NET, ma lo siamo ancora di più da quando abbiamo saputo che la gestione caratteristica relativa alla città di Udine, ovvero i conti del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti nella città di Udine, riportano  un valore negativo per ben 800 mila euro», riferisce Del Torre. «Notiamo che è in corso un fuggi fuggi generale da NET: se ne sono già andati due componenti del Cda, il Direttore Generale, il Presidente del Controllo analogo, i comuni dell'Alto Friuli e alcuni dipendenti». 

Le richieste

«Vogliamo quindi fare chiarezza sulle reali ragioni che hanno portato alle dimissioni di Ugo Falcone, il cui ruolo di insegnante di suolo alle scuole medie, diversamente da quanto sostenuto dall'Assessora Laudicina, non lo ha reso incompatibile con la carica di componente del Cda che già ricopriva già da un anno». 

I firmatari del question time si concentrano anche sulla selezione per il nuovo Direttore Generale che, a loro detta, non è «risultata appetibile per un rilevante numero di candidati qualificati. Una delle cause è stat certamente il fatto che l'incarico, bandito per un solo anno, risultava poco interessante per chi già ricopriva cariche di alto livello in società simili». In ogni caso, i consiglieri di minoranza si dicono preoccupati che degli iniziali cinque candidati «tra rinunciatari ed inidonei, un solo candidato, il vincitore, è risultato idoneo. Ci domandiamo quindi se la scelta sia stata davvero ponderata e la procedura sufficientemente selettiva».

Questione ambientale

L'ultimo punto su cui si concentrano i firmatari è quello ambientale: «come mai il servizio porta a porta reso da NET a Udine non rispetta tutte le regole imposte dal Ministero dell'Ambiente all'appaltatore Onofaro srl?», si chiedono. «Manca un controllo puntuale della "qualità dei conferimenti" che deve essere accompagnata con la segnalazione all'utente e a NET,  L'attività di verifica, che può essere compiuta anche senza l'emissione di sanzioni, è un obbligo imposto proprio con finalità ambientali perché garantisce la qualità della raccolta differenziata».

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