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Si svuota il centro: i locali che abbassano le serrande

Via Erasmo Valvason perde due locali e via Paolo Sarpi anche. Via Muratti soffre: ha chiuso i battenti anche l'agenzia di viaggi Julia

Uno degli effetti secondari della pandemia da coronavirus, è stato senza dubbio quello socio-economico che ha colpito le attività commerciali delle città. Anche Udine ha subìto una trasformazione, in questi anni. E se pensiamo che siano fisiologici certi cambiamenti, non si possono negare le conseguenze delle chiusure e delle restrizioni degli ultimi due anni. Passeggiare per le strade del centro offre senza dubbio la misura di questo cambiamento: locali che hanno cambiato gestione o destinazione d'uso, serrande che si sono abbassate senza più alzarsi, ma anche qualche nuova apertura.

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Le cifre

Una fotografia annuale arriva dalla Camera di commercio, che analizza i cambiamenti, settore per settore, da settembre 2020 a settembre 2021. La variazione assoluta parla di 17 attività in meno con un picco che riguarda il commercio all'ingrosso (escluso quello di autoveicoli e motocicli) con un -34 (da 1072 a 1038), seguito dai servizi di ristorazioni: bar a -14 (da 495 a 481) e ristoranti a -11 (da 473 a 462). Come si evince, il settore dei servizi di ristorazione nel suo complesso è quello che ha sofferto di più. In questa fotografia mancano senz'altro gli ultimi cinque mesi, che hanno visto ulteriori trasformazioni soprattutto nel centro storico cittadino. Nel fazzoletto tra via Paolo Sarpi e via Erasmo Valvason, ad esempio, hanno chiuso l'Ars Bibendi, il Gambrinus, il RetroGusto (già dal lockdown senza più riaprire) e il Mamacita è in vendita. Poco più in là serrande abbassate anche al Bar Lume, la cui gestione si è trasferita in viale Ledra, ma che a breve riaprirà con una nuova veste. Sempre in via Pelliccerie il Ce Bon ha chiuso ma al suo posto ha aperto La Bettola. Anche il Vapore ha cambiato gestione.

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Qualche centinaio di metri più giù, percorrendo via Zanon, ci si imbatte nell'apertura del Planet Comics Cafè al posto dello storico Bar Centrale, non senza che sia saltato all'occhio il cartello sull'agenzia di viaggi Julia all'angolo con via Muratti: l'agenzia avvisa che le pratiche verranno gestite da Trieste. Non è difficile immaginare le difficoltà anche nel settore turistico. Nella stessa zona aveva chiuso l'osteria al Barbe, i cui spazi ora sono occupati dalla pasticceria Flag, che ha rilevato la gestione di Biasetto, in via Poscolle.  A fine anno abbiamo scritto della chiusura, con polemica, del Bar Savio, locale storico di piazza XX Settembre in concessione nel palazzo di proprietà del Comune di Udine. Un locale che guarda un altro locale ormai sfitto da anni, il Bar Zecchini, che concorre a comporre il quadro sempre più spoglio della piazza. Certo, non mancano le nuove aperture e le storie di successo: ma non si può negare che i tempi siano duri e che le serrande abbassate siano sempre di più. 

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