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Cronaca Centro / Via Mercatovecchio

Nuovi problemi per Mercatovecchio: da dove arriva la pietra piasentina?

Il capitolato di gara prevede che la pietra arrivi esclusivamente da cave del cividalese, ma le ditte che vi operano non hanno mai ricevuto alcuna richiesta

Se da un lato il cantiere di via Aquileia pare procedere spedito senza intoppi, dall'altro, quello di Mercatovecchio pare colpito da una maledizione. Dopo i ritrovamenti romani, adesso il nuovo inghippo sta tutto nella provenienza della pietra piasentina che, da capitolato di gara, deve necessariamente arrivare dalle cave del cividalese

La questione

Nel capitolato di gara ci sono scritte tutte le specifiche riguardanti la provenienza della pietra piasentina: si parla espressamente di cave del cividalese. L’università di Padova ha nei giorni scorsi certificato che il campione inviato dalla Edilcostruzioni Group di Teramo, ditta incaricata dei lavori, è effettivamente di pietra piasentina. Il problema è, però, che pare che questo materiale venga dalla Slovenia. O meglio, pare che provenga dallo stesso monte delle cave usate del Consorzio produttori pietra piasentina anche se, pur essendoci un filone di piasentina non è però presente una cava sul versanto sloveno.

Le soluzioni

Il punto è che il Consorzio ha dichiarato che nessuna delle sette ditte che ne fanno parte, le uniche a poter estrarre pietra piasentina dalla cava cividalese, è stata contattata dalla Edilcostruzioni Group di Teramo. Con una semplice ipotesi, dunque, il Consorzio ha dedotto che la piasentina usata non corrisponde a quella richiesta dal capitolato di gara. A questo punto sarà il Rup, responsabile unico del procedimento, a decidere se il materiale usato può andare bene o meno.

I problemi

Se la pietra dovesse andare bene, le ditte che hanno partecipato alla gara senza vincerla potrebbero fare ricorse. D'altro canto, se la pietra non dovesse andare bene, invece, bisognerebbe trovare altro materiale. In ogni caso, il rischio che i tempi si allunghino è alto e bloccare il cantiere ora rappresenterebbe un grave disagio per la città. A parziale tutela della situazione c'è il fatto che, essendo stata fatta la gara nel 2017, sotto l'amministrazione Honsell, una commissione di tecnici aveva chiesto spiegazione alla ditta vincitrice sul ribasso del 17.8%, ritenendolo valido.  

I lavori

Durante la prossima settimana dovrebbe essere operativa solo la ditta che si occupa dell'impianto fognario, successivamente dovrebbe riprendere i lavori anche quella che si occupa direttamente della strada. La posa dovrebbe iniziare a settembre ma, appunto, prima il Rup deve decidere se va bene il tipo di pietra e se non va bene la ditta dovrà trovare un altro materiale. 

Come diventerà

Verrà realizzata una corsia centrale in porfido della larghezza di 6,5 metri, per garantire il passaggio dei mezzi, mentre ai lati troverà posto la pietra piasentina però posata a 45 gradi. Queste due modifiche comporteranno un aumento della spesa di 98 mila euro (posizionamento del porfido du strato cementizio corredato da una speciale resina che ne dovrebbe garantire la tenuta, posizionamento piasentina in obliquo invece che orizzontale e scarti della stessa), che sarà quindi di 836mila euro contro i 738 inizialmente previsti.

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