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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Sostegno agli immigrati, gli udinesi protestano

La Provincia di Udine ha reso noto di avere ricevuto diverse lamentele da parte di cittadini disoccupati in seguito alla notizia di un sostegno agli extracomunitari per favorirne l'inserimento nel territorio

La notizia del progetto a sostegno dell’occupazione per cittadini stranieri extracomunitari, che prevede 97 mila euro impiegati per iniziative finalizzate a favorire l’inserimento lavorativo di cittadine e cittadini immigrati, ha scatenato reazioni di forte contrarietà da parte degli udinesi.

È quanto si apprende dalla Provincia di Udine, la cui Presidenza, in questi giorni, ha ricevuto numerose proteste da parte di disoccupati, giovani, meno giovani e genitori infastiditi perché i figli, nonostante abbiano collezionato titoli di laurea, corsi post-lauream, master e persino certificati professionali di vario genere, non riescono a trovare una qualsiasi sistemazione lavorativa. 

Concordo pienamente con questi cittadini arrabbiati – spiega il presidente Fontaini – che ci hanno domandato com’è possibile aiutare gli immigrati quando gli italiani sono in difficoltà e vivono quotidianamente la tragedia dei senza lavoro. Hanno ragione, se potessimo non avremmo una sola esitazione a destinare quei soldi, che non sono nostri bensì trasferiti dalla Regione Friuli Venezia Giulia, agli inoccupati del nostro territorio e dare un po’ di ossigeno, seppure per poco tempo (4 mesi), e con la formula del lavoro accessorio, a 17 nostri concittadini anziché a 17 immigrati”. 

Fontanini chiarisce la posizione della Provincia: “Purtroppo abbiamo le mani legate: siamo obbligati ad utilizzare quel denaro trasferito dalle casse regionali esclusivamente per quello scopo e per quell’utenza straniera”. 

Il Presidente della Provincia di Udine ha invitato tutti gli scontenti a rivolgersi in Regione e portare la protesta direttamente nella stanze da dove partono le direttive: “Personalmente – dichiara Fontanini - avrei preferito che i 250 mila euro di plafond stanziati con la legge regionale 23/2014 fossero stati finalizzati al sostegno dell’occupazione dei nostri cittadini; in una fase storica in cui a soffrire per la crisi e la ricerca disperata di lavori che non si trovano sono i nostri concittadini sarebbe opportuno mettere per lo meno in stand-by i vari piani di aiuto all’immigrazione”.

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