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Piazza Libertà al buio: anche a Udine lo sciopero contro il caro bollette

Il Comune ha aderito alla protesta organizzata dall'Anci contro gli aumenti dei costi dell'energia per oggi, giovedì 10 febbraio. Alle 20 verranno spente le luci di piazza Libertà

"Il Comune di Udine aderisce alla protesta organizzata dall’Anci contro l'allarmante rincaro delle bollette" - ha dichiarato il sindaco di Udine Pietro Fontanini - "Stiamo elaborando un piano straordinario per contenere i costi".

L'annuncio delle misure di contenimento dei costi

Resterà al buio quindi questa sera dalle ore 20 piazza Libertà nel centro della città. Ma spegnere le luci per manifestare la preoccupazione per il caro energia anche gli altri capoluoghi del Friuli Venezia Giulia. Si spegnerà il palazzo del Municipio in piazza Unità a Trieste, piazzale Ellero a Pordenone, le luci interne del castello e gli altri edifici comunali a Gorizia. Un'iniziativa simbolica, organizzata dall'Anci Associazione nazionale comuni italiani, per porre l'attenzione ad una crisi che rischia di fare saltare i bilanci delle amministrazioni locali con aumenti anche del 50 per cento. Come Fontanini, anche altri primi cittadini hanno annunciato di dover tagliare i costi per far quadrare i conti. Ieri, da Genova, il premier Mario Draghi ha rassicurato che ci sarà "un intervento di ampia portata nei prossimi giorni" contro questi aumenti incontrollati.

L'iniziativa

Il presidente dell’Anci Antonio Decaro ha annunciato per oggi, giovedì 10 febbraio, una protesta simbolica in molti Comuni italiani. “Le risposte dal governo alle nostre richieste - dice Decaro - non sono sufficienti. Evidentemente non si percepisce il rischio che questa crisi si ripercuota negativamente sui bilanci degli enti locali e di conseguenza, soprattutto, sulla possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini. Per questo motivo giovedì 10 febbraio, alle ore 20, molti Comuni del Paese spegneranno simbolicamente l'illuminazione di un edificio rappresentativo o di un luogo significativo per la comunità”. “Speriamo che in questo modo si possa comprendere a quali rischi si va incontro se non si interverrà presto con un sostegno adeguato a coprire almeno tutti gli  aumenti previsti in questi mesi. L’Anci stima per le amministrazioni comunali un aggravio di almeno 550 milioni di euro, su una spesa complessiva annua per l’energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro”. “Non vorremmo ritrovarci ancora una volta a dover scegliere tra salvaguardare gli equilibri di bilancio e erogare servizi ai cittadini", conclude Decaro.

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