Fino a giugno non cambierà nulla. Confermati sia l’accordo già sottoscritto tra la Regione e le Belle arti, sia  il regolamento del Comune di Udine in materia di occupazione del suolo pubblico. Un regolamento che è stato modificato a fine settembre proprio per consentire di mantenere lo status quo. Così, ad esempio, i tavolini dei bar nella parte rialzata di piazza San Giacomo, nella zona opposta rispetto alla chiesa, posso restare dove sono. Ma questo vale per tutti i "dehors" che sono proliferati in questi mesi in strade e piazze della città. 

Regolamento municipale modificato per tavolini e bar in centro storico

Anche il provvedimento del ministero della Cultura ha rimandato di sei mesi l'entrata in vigore del decreto ministeriale sottoscritto a fine 2021 dall'allora ministro Dario Franceschini. Decreto in cui veniva riportata a competenza delle autorizzazioni riguardanti i centri storici alle Soprintendenze ai beni culturali. Questione di cui si era occupato anche il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga. In questi sei mesi di proroga, si paventa l'idea che la normativa verrà completamente riscrittta o addirittura abrogata completamente.

Caso "tavolini di bar e ristoranti": prorogata la deroga Covid per altri sei mesi

Il Comune di Udine si prende, quindi, la responsabilità di quanto ha stabilito nel suo regolamento. Almeno fino al 30 giugno 2023. Poi si vedrà. "Se resteremo noi ad amministrare la città - ha precisato l’assessore alla Polizia locale, Alessandro Ciani - l’intenzione è quella di estendere ulteriormente questa opportunità. Siamo stati i primi a intervenire e moltissimi locali hanno sfruttato questa opportunità che si è rivelata vincente non solo per contenere i contagi ma anche per favorire la ripresa e rilanciare la città. Molti spazi si sono rianimati, segno evidente che anche i cittadini hanno apprezzato l’iniziativa".