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Ascensori della stazione ancora fermi, ma la promessa era quella di finire i lavori entro Pasqua

Una nota del coordinatore provinciale del M5S Cristian Sergo pone nuovamente l'attenzione sulla questione dell'accessibilità della stazione di Udine

Durante la campagna elettorale per il Comune di Udine si era riacceso il dibattito rispetto all'accessibilità della stazione dei treni: un tema che da anni fa discutere, vista la perdurante assenza di ascensori funzionanti che permettano di raggiungere i binari anche a persone con ridotta o nulla mobilità. Nonostante la promessa del sindaco uscente Pietro Fontanini di risolvere il caso entro Pasqua, a oggi nulla è cambiato. A sollevare la questione era stato il candidato sindaco Ivano Marchiol durante la visita dell'ex presidente della Camera Roberto Fico in città. In quell'occasione, era il 19 marzo, era stato denunciato un problema "non noto a molti ma che occorre risolvere quanto prima", come aveva dichiarato al tempo Marchiol. "Nella stazione di Udine è presente un impianto ascensoristico per permettere agli utenti con difficoltà di movimento di raggiungere i binari più distanti con facilità. Questo impianto è però "fuori servizio" da quattro anni. Tenere chiuso un ascensore, anche in questo caso, vuol dire privare una cittadina o un cittadino con difficoltà di movimento del diritto all'accessibilità e alla mobilità".

ascensore della stazione

"Promessa disattesa"

Dovevano essere attivi entro Pasqua gli ascensori per rendere accessibili alcuni binari della stazione di Udine, nemmeno tutti, ma a oggi gli impianti sono ancora fuori servizio”, denuncia  oggi, martedì 11 aprile, il coordinatore provinciale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo. “La scadenza indicata da RFI era stata resa nota dal sindaco Fontanini, che più di inviare una mail non è riuscito a fare, con i risultati che vediamo dal 2019, anno in cui sono partiti i lavori - continua Sergo -. Fontanini qualche mese fa minacciava di chiedere i danni di immagine. Ora avrebbe una grande occasione, vista l’ormai costante presenza a Udine del suo leader di partito Salvini, che a tempo perso sarebbe anche ministro delle Infrastrutture e Trasporti, a cui può far presente la richiesta di danni”. Il coordinatore dei 5 Stelle della provincia di Udine continua. “In occasione dell’apertura al pubblico dei nuovi servizi igienici della stazione, per i quali ci sono voluti 16 mesi di lavori, invece dei sei previsti, è stato sottolineato come ci sarebbe voluto ancora ‘qualche giorno’ per gli ascensori che serviranno i binari 1, 5 e 6. Non si conoscono i motivi di questo ennesimo ritardo e i passeggeri sono alquanto preoccupati di sapere che ci vuole ancora ‘qualche giorno’, visto che è una cantilena che sentono dire dal 2019. Bene che si lavori per la sicurezza degli utenti, ci attendiamo solo che il tutto si risolva e chi ne è responsabile paghi per questa situazione. Ma soprattutto continuiamo a ribadire che anche dovessero entrare in funzione questi due impianti rimarrebbero gli altri due per collegare l'altra metà di binari. Per questi non sono nemmeno iniziati i lavori”.

ascensore non in funzione

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