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Cronaca Centro / Piazza Primo Maggio

'Fare sport fa bene', l'impegno del Liceo Stellini per la salute

Presentato oggi, in un convegno, il progetto degli studenti dedicato al movimento come medicina preventiva per evitare possibili patologie

“Fare sport fa bene, farlo filosofando è anche meglio!”. Con questo simpatico slogan i ragazzi della III F del Liceo Classico Jacopo Stellini di Udine hanno organizzato oggi, 7 giugno, nell’aula magna dell’istituto di piazza Primo Maggio la conferenza “Tempo e movimento”. 

Un’incontro voluto per presentare un interessante lavoro compiuto dagli stessi studenti che hanno voluto dimostrare, partendo dal concetto di movimento inteso come “medicina preventiva” nei confronti di malattie cardiovascolari, respiratorie e legate in generale ad una carenza di attività fisica, quanto le abitudini di vita di una persona incidano sull’efficienza fisica, calcolando così la relazione individuale tra frequenza cardiaca e intensità di corsa per personalizzare e perfezionare i carichi di lavoro.

L’iniziativa è stata realizzata grazie alla collaborazione con l’ufficio Città Sane del Comune di Udine e con il dipartimento di Scienze Mediche e Biologiche dell’ateneo friulano, sotto il coordinamento di Luigino Sepulcri, docente di Scienze motorie e sportive.

Gli alunni della III F hanno compiuto un percorso interdisciplinare passato prima attraverso l’analisi della relazione tra tempo e movimento nell’ambito filosofico, e completato poi con una serie di prove fisiche utili a fornire i dati per un eventuale programma di allenamento individuale, in relazione alle varie implicazioni possibili. Nello specifico, è stato possibile definire per ogni studente non solo i ritmi ottimali di lavoro, ma anche il programma individuale per lo sviluppo delle capacità aerobiche e lo stile di vita (sportivo, sedentario, fumatore).

Le prove fisiche sono state studiate in relazione alla frequenza cardiaca, alla velocità e al dispendio energetico del singolo individuo. Questo perché nell’ambito delle discipline di resistenza è possibile valutare l’impegno metabolico dell’atleta con sufficiente precisione (perlomeno fino ad intensità considerate, globalmente, aerobiche) attraverso l’analisi della frequenza cardiaca durante l’esercizio. Tale parametro aumenta in modo lineare con l’incremento dell’intensità dello sforzo.  

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