In pericolo i "Progetti giovani" del Comune: l'appello per salvarli
Una petizione on-line, ma anche l'interessamento del gruppo "We don't want a no fun city", che si sta attivando per trovare delle soluzione e degli stimoli alla vita sociale dei giovani in città
Il gruppo "We don't want a no fun city" su Facebook ha già radunato oltre 1.300 membri, ma la discussione non è solo virtuale. Oggi c'è stata infatti la seconda riunione, e si è discusso dei "Progetti giovani" del Comune di Udine, in pericolo dopo il consistente taglio di fondi operato nell'ultimo anno, in una percentuale che sfiora il 50%.
Dopo vent’anni di storia le iniziative rischiano di essere sospese, lasciando i ragazzi della città senza spazi destinati all’aggregazione, all’impegno, alla creatività. Inizialmente sembrava che dal mese di agosto i due Centri di Aggregazione del Progetto Replei (Poliedro e PIG) e le Officine Giovani potessero essere definitivamente chiusi, ma l'assessore Basana, che ha incontrato i ragazzi, ha assicurato che ci sarà continuità perlomeno per i prossimi tre mesi. Una boccata di ossigeno per delle realtà che annualmente registrano migliaia di accessi (nell'ultimo triennio una media di 7mila per Officine Giovani e 35mila per Poliedro e PIG).
Sul futuro invece nessuna certezza. Per sollecitare le autorità sulla tematica è stata attivata una raccolta di firme on-line sulla piattaforma "Activism". Come si legge nell'introduzione "il silenzio e il disinvestimento dell’Amministrazione ci lasciano allibiti e non condividiamo la scelta di abbandonare i giovani della città di Udine sui quali si dovrebbe, invece, investire. Come cittadini, giovani e anziani, singoli e gruppi, famiglie, associazioni, chiediamo al Sindaco Furio Honsell e alla sua Giunta di voler confermare il sostegno ai Progetti Giovani, dimostrando di avere idee e progetti sulle Politiche Giovanili che andrebbero sostenuti, non abbandonati."
