Profughi: trasferiti a Palmanova 43 cittadini di nazionalità afghana
La prefetto: «Stiamo affrontando una situazione complessa perché da più di un mese c’é un costante afflusso di profughi in arrivo dai confini terrestri, per lo più afghani, che comportano diverse criticità nella gestione dell'accoglienza. Sono quasi un centinaio gli arrivi dell'ultimo mese»
Sono stati trasferiti questa mattina a Palmanova i 43 profughi afgani arrivati a Udine da confini terrestri e ospitati dalla notte della vigilia di Natale nel riparo allestito all'interno di una palestra cittadina.
I profughi, tutti richiedenti asilo, verranno ospitati in un albergo della città stellata e saranno seguiti dal comitato locale della Croce rossa italiana. Il punto sulla situazione è stato fatto questa mattina in un vertice in Prefettura a cui hanno partecipato il sindaco Francesco Martines e i responsabili della Croce rossa provinciale e locale. "Stiamo affrontando una situazione complessa perché da più di un mese c’é un costante afflusso di profughi in arrivo dai confini terrestri - ha dichiarato all’Ansa il prefetto, Provvidenza Delfina Raimondo -, per lo più afghani, che comportano diverse criticità nella gestione dell'accoglienza. Sono quasi un centinaio gli arrivi dell'ultimo mese".
Il prefetto ha sottolineato che "i richiedenti asilo vengono tutti censiti dalle forze dell'ordine e sono seguiti dalle associazioni, sotto tutti i profili, sanitario e di integrazione. Quelli che preoccupano - ha aggiunto - sono gli sconosciuti che sono in giro per il territorio, senza essere censiti".
Allo stato in provincia di Udine si contano circa 250 profughi, 100 alloggiano a Udine con il progetto Aura, 90 a Lignano, 25 a Magnano e gli ultimi 43 a Palmanova, oltre a gruppi piu' piccoli affidati a varie associazioni come la Caritas.
