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Cronaca

Tanzi: «Sulla cittadella giudiziaria, Honsell non ha mantenuto le promesse»

Dopo il trasferimento della sede della Procura il consigliere di opposizione interviene «E' passato troppo tempo, fatte solo chiacchiere»

«Lo sfratto è arrivato e la Procura della Repubblica quanto prima dovrà traslocare, ma a distanza di oltre 3 anni dalla promessa che suonava da vero impegno preso nel lontano 18 aprile 2013 durante la campagna elettorale, chi avrebbe vinto le elezioni avrebbe riunificato in un'unica sede gli uffici, dando vita alla cittadella giudiziaria, non è successo nulla, solo chiacchiere».

Lo afferma Vincenzo Tanzi, consigliere comunale di Forza Italia a Udine, che aggiunge «Condividiamo le preoccupazioni del Procuratore Capo Antonio De Nicolo, ancor di più poiché era un punto del programma cui l’attuale Sindaco Honsell si presentava ai cittadini per il mandato bis. Da allora troppo tempo è passato e a metà del 2016 sembra davvero che sia scivolato in chissà quale meandro di palazzo d’Aronco».

«La cittadella giudiziaria - prosegue - è un punto qualificate per la città, anche in termini di efficienza e di risparmio. Per l’occasione si era parlato di sfruttare gli spazi dell’ex Stringher o dell’ex istituto Percoto, entrambi contigui al tribunale, ma purtroppo lettera morta».

Secondo il consigliere di opposizione «da anni sentiamo parlare dell’amministrazione comunale di patto di stabilità e quant’altro, e per 3 anni non ha acceso nessun mutuo, l’ultimo di oltre 6 milioni di euro risale al 2012 e nel 2013 – 2014- 2015 si è limitata a smaltire l’indebitamento pregresso. Adesso gli spazi finanziari ci sono e il 2016, così come nel 2017 si può iniziare a fare un ragionamento serio attorno alla questione».

«Noi riteniamo che la funzione giudiziaria per questa città sia alla pari delle funzioni svolte dall’Università e dall’Ospedale, è uno dei cardini del sistema cittadino che coinvolge la vita di migliaia di persone. Per fare degli esempi su cui discutere come altre opzioni ci sono l’ampliamento del tribunale di Largo ospedale vecchio, il trasferimento degli uffici giudiziari nell’ex caserma dei vigili del fuoco di piazzale Unità d’Italia. Però bisogna avere la voglia nel voler fare, quantomeno rispettare i patti, sennò è troppo facile vincere e poi su ogni cosa tirare in ballo la questione soldi, investimenti e quant’altro. Serva la voglia nel voler fare, cosa che non c'è stata».

Tanzi interveiene anche sul nuovo Piano regolatore. «Troviamo abbastanza strano che un documento così importate che mancava da decenni, non sia entrato nel merito del palazzo di giustizia, questo la dice lunga sul grado di innovazione del documento urbanistico».  

«Ciò non toglie - conclude il consigliere azzurro - che sulla realizzazione della cittadella della giustizia che è destinata a cambiare il volto di una parte di città non può esprimersi solo l’esecutivo di palazzo D’Aronco, deve farlo anche il consiglio comunale. Non può essere quindi una questione dibattuta solo dalla giunta o dagli altri elementi che la compongono, su una decisione così importante visto che a distanza di 3 anni Honsell è rimasto al palo è non è stato capace di risolverla, per questo serve più collegialità»..

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