Oggi, venerdì 3 marzo, in piazzetta Lionello, la lista "Liberi Elettori-Io Amo Udine", ha dato il via alla campagna elettorale con un presidio sul tema della sicurezza. "Meno chiacchiere più sicurezza", il titolo della manifestazione. Sono intervenuti il candidato sindaco Stefano Salmè e il candidato consigliere Edi Sanson, carabiniere in congedo e presidente dell'associazione "I nostri diritti". 

"Fontanini e la sua giunta non hanno risolto il problema sicurezza a Udine nonostante le promesse fatte in campagna elettorale. Avevano certamente ereditato una situazione catastrofica dai due mandati di Furio Honsell ma non hanno fatto nulla se non operazioni estetiche di pura facciata - ci dice Salmè -. Hanno sprecato i soldi dei contribuenti per telecamere, per i cani antidroga, per i taser da dare agli agenti. Ma Udine è sempre più insicura. Si era detto, sempre cinque anni fa, di mettere in strada i poliziotti perché fossero attivi sul territorio. E cosa hanno fatto Fontanini e Ciani? Hanno aperto un altro ufficio stabile in Borgo Stazione". E poi aggiunge: "In città siamo molto oltre il numero dei richiedenti asilo consentiti per legge per una città delle nostre dimensioni, dovrebbero essere 250 e solo alla Cavarzerani ce ne sono 600". E infine, conclude con le indicazioni su come affronterebbe il problema se dovesse essere eletto: "In caso diventassi sindaco, sono due le azioni che metteremo subito in campo: prima di tutto uscirei dal Sai – Sistema di accoglienza e integrazione a cui, ricordo, si aderisce su base volontaria. In questo modo si potrebbe ridurre sensibilmente il numero dei rifugiati. In secondo luogo, procederei a chiudere la Cavarzerani per dare vita a quel progetto di trasformazione dell'area in cittadella della sicurezza, spostando in quella sede la questura. Mettendo mano, quindi , a tutte le varianti urbanistiche necessarie".