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Martedì, 23 Aprile 2024
Mega acciaieria a San Giorgio / Lignano Sabbiadoro

I dubbi di Lignano sull'ipotesi mega acciaieria in laguna

Il presidente di Confcommercio Lignano Enrico Guerin, insieme al vicepresidente Salvatore Vozza e a tutto il consiglio mandamentale, ha scritto agli associati del territorio in merito alla progettualità Danieli/Metinvest

Ieri sera, mercoledì 3 maggio, si è tenuta un'ulteriore assemblea pubblica a San Giorgio di Nogaro per parlare dell'ipotesi acciaieria Danieli/Metinvest, progetto che continua a far discutere fuori e dentro il consiglio regionale. A esporsi anche Confcommercio Lignano che, a firma del presidente Enrico Guerin, del vicepresidente Salvatore Vozza e di tutto il consiglio mandamentale, ha scritto agli associati del territorio in merito alla progettualità. La lettera, pubblicata sul sito di Confcommercio provinciale, riferisce delle insistenti voci sulla possibile apertura di una nuova acciaieria nella zona industriale dell’Aussa Corno, a pochi chilometri in linea d’aria da Lignano Sabbiadoro. Preoccupati e sollecitati dalla richiesta di informazione da parte di numerosi associati, «abbiamo cercato di apprendere informazioni al fine di farci un’idea di cose stesse realmente accadendo, senza però purtroppo trovare riscontro», si legge.

La preoccupazione

Il territorio della Bassa friulana ha come valore aggiunto un ecosistema ambientale di pregio e unico al mondo come la laguna e tanti posti di lavoro legati al turismo e alla nautica che potrebbero subire una forte contrazione nel caso in cui il nuovo insediamento dovesse in qualche modo andare ad alterarlo. «Le nostre perplessità le abbiamo espresse a tutti i candidati della recente tornata elettorale che abbiamo avuto modo di incontrare. Per noi la salvaguardia del territorio e di conseguenza delle nostre attività viene prima di ogni altro interesse, pertanto auspichiamo che ogni progetto di impatto significativo possa essere condiviso con le comunità e le categorie imprenditoriali con la dovuta trasparenza. Per intavolare una discussione su basi scientifiche, è dunque assolutamente opportuno che tanto lo studio affidato alle Università regionali quanto i pareri degli uffici regionali competenti in materia ambientale vengano resi pubblici e possano essere oggetto di discussione con tutte le componenti interessate».

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