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Cronaca Ronchis

Terza corsia, posata la prima pietra: 1.400 giorni di lavori

La cerimonia alla presenza della presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, del ministro dei Trasporti Graziano Delrio e del presidente del Veneto

«Quando abbiamo iniziato, qualcuno ha detto che il cantiere non si sarebbe mai realizzato. Oggi siamo davanti a un cantiere che si apre e sarà anche simbolicamente un pezzo d'Italia che si rimette in movimento e si aggiunge all'importante accordo firmato ieri con Rfi che va nella giusta direzione di attuare la cura del ferro cui tiene il ministro Delrio». Con queste parole la presidente del Friuli Venezia Giulia - e commissario delegato per l'emergenza della mobilità sull'A4 - Debora Serracchiani ha salutato la posa della prima pietra sul terzo lotto della terza corsia dell'autostrada A4 che interessa il tratto tra la veneta Alvisopoli e la friulana Gonars, della lunghezza di 26 chilometri. Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il presidente e amministratore delegato di Autovie Venete spa Maurizio Castagna e Marco De Eccher per il Consorzio Tiliavenutm, che si occuperà della realizzazione dell’opera. Nella visione della presidente della Regione il terzo lotto della terza corsia sulla Venezia-Trieste rappresenta l'infrastruttura di collegamento di «un territorio che ha bisogno di rimettere assieme i tasselli di un mosaico" con l'obiettivo perseguito dal Friuli Venezia Giulia di non essere solo "una regione di passaggio».

DELRIO. Il tratto Alvisopoli-Gonars della terza corsia A4, la cui prima pietra è stata posata oggi, «non è un cantiere qualsiasi ma il senso di un'opera che si farà e si farà tutta». Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, che ha indicato il terzo lotto come una scelta prioritaria, il che significa «fare le cose decise e realizzarle davvero. Quindi - ha argomentato il ministro - lo sblocco di questo cantiere che vale quasi 500 milioni di euro (442 per l'esattezza) vuol dire lavoro e vuol dire migliore logistica per le aziende che abitano questo territorio». Rispetto allo spauracchio di opere che non vengono completate, il ministro ha rassicurato che «questo non accadrà, perché quello che oggi apriamo come cantiere è il risultato di un lavoro che abbiamo seminato l'anno scorso quando abbiamo concluso il protocollo d'intesa per la concessione in house». 

FINO AL 2038. La concessione è assicurata fino al 2038 al soggetto interamente pubblico che erediterà la posizione di Autovie Venete. Un atto che, ha rilevato Delrio, significa agire «puntando sull'affidabilità degli azionisti» e che si può configurare come «un patto tra lo Stato e le Regioni», Friuli Venezia Giulia e Veneto. A proposito nella newco pubblica cui spetta la concessione della rete autostradale attualmente di competenza di Autovie Venete, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha ribadito «la volontà di esserci». Zaia ha manifestato la sua soddisfazione per l'avvio del cantiere del terzo lotto, in quanto «questa è una delle strade più pericolose d'Italia, con un traffico caotico segnato da quasi 38 milioni di veicoli l'anno, di cui 10 milioni di camion».

CASTAGNA. L’ad di Autovie Venete Castagna ha ricostruito la complessa genesi che ha portato alla posa della prima pietra di oggi, rispetto a un'aggiudicazione dell'opera che risaliva al 2010. «Il terzo lotto era il tassello di una riprogrammazione complessiva di tutti i chilometri della terza corsia - ha spiegato - proprio perché vogliamo assicurare dopo l'inizio dei lavori di questo lotto la continuità sia per quanto riguarda il primo stralcio del quarto lotto e, se avremo i finanziamenti del piano Juncker, come io mi auguro e come ci è stato assicurato, anche il primo stralcio del secondo lotto. Potremo così - ha concluso il presidente di Autovie - completare entro il 2020-2021 tutto il tratto che va  Portogruaro a Palmanova che, come ho sempre sostenuto, è quello più critico».

QUASI QUATTRO ANNI DI LAVORI. Sulla tempistica della realizzazione del terzo lotto, Marco De Eccher, del consorzio Tiliaventum (società di scopo composta da Rizzani De Eccher e l'emiliana Pizzarotti), ha assicurato che «l’intervento ci vede impegnati e motivati alla contrazione del tempo per il quale ci siamo organizzati e attrezzati. I 1400 giorni previsti non li vogliamo utilizzare - ha ribadito l'imprenditore -, li volgiamo significativamente comprimere».

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