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Cronaca

Sacchetti e bidoncini sui marciapiedi e stalli blu al posto dei cassonetti: com'è cambiato il centro storico con il porta a porta

Da giovedì 1 ottobre anche il centro storico di Udine si è adeguato al cambio di sistema di raccolta dei rifiuti: sono spariti i cassonetti e sono comparsi i bidoncini

Il porta a porta si è esteso a tutta Udine: ultimo quartiere ad essere interessato, quello del centro storico. Regole diverse, però, per residenti e commercianti del centro, che avranno solo due bidoni (umido e vetro), mentre per il resto dei rifiuti (carta, plastica e secco residuo) si andrà avanti con i sacchetti di colori diversi forniti dalla Net. Camminando per il centro la differenza si è notata subito: dove prima c'erano i cassonetti stradali, spesso circondati da immondizie abbandonate, sono comparsi stalli a pagamento e dove prima c'erano marciapiedi, adesso ci sono i bidoncini allineati nell'attesa della raccolta.

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Le critiche

I primi giorni serviranno ai distratti e ai nostalgici per capire come funziona il nuovo sistema (si sono visti a terra ancora sacchi generici abbandonati), ma c'è già chi esprime la propria opinione in maniera decisa. Stiamo parlando dell'associazione "Consumatori attivi", che dopo aver criticato la scelta del Comune di operare il cambio di sistema, con l'avvio del porta a porta in centro storico dà la stoccata finale.

L'ormai famoso servizio di raccolta rifiuti porta a porta adottato a Udine ha conquistato dal 1 ottobre il centro storico della città
Anziché adottare soluzioni da anni in essere in altre ordinate città, quali i bidoni dei rifiuti interrati, ai sacchi che devono usare cittadini e attività produttive si vanno ad aggiungere i bidoncini monoutenza o condominiali
Quindi ora, nelle vostre passeggiate in centro, attenzione a non inciampare in qualche sacchetto o bidoncino dei rifiuti. 
Se poi, seduti ad un tavolino di un bar o di un ristorante sentite uno strano olezzo, tranquilli, non sentitevi in imbarazzo... sono solo immondizie in attesa di essere raccolte secondo le istruzioni di Net dagli infaticabili operatori ecologici. 

L'aumento della tariffa

Ah...comunque se vi attendete ancora, dopo gli aumenti della Tari di quest'anno da parte del Comune di Udine, una riduzione della stessa perché questo metodo avrebbe permesso ai cittadini di essere più virtuosi e a chi fornisce il servizio di risparmiare...beh siete fuori strada!!!
La differenziata col #PAP è solo al misero 65/70% se si considerano tutti i rifiuti (e non solo quelli raccolti nei bidoni - come dichiarato dallo stesso direttore di Net, Massimo Fuccaro) ed i costi del servizio sono più alti. 
E poi...il decreto legislativo che attua le norme europee sull’«economia circolare» (Dlgs. 116/2020) stravolge completamente la tariffa rifiuti, eliminando la possibilità per i Comuni di disporre l’assimilazione dei rifiuti speciali agli urbani. In altri termini, ciò comporterà la detassazione di tutte le attività produttive e un ribaltamento per il 2021 dei costi sulle utenze domestiche. Ergo...costi su costi...e i cittadini pagano...

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Le foto sono prese dalla pagina Facebook di Consumatori Attivi.

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