Passeggero irregolare si trasforma in una furia pur di non separarsi dalla sua famiglia
Situazione agitata nella stazione dei treni di Tarvisio dopo che a bordo di una carrozza è stato trovato un uomo sprovvisto dei documenti utili per la circolazione in ambito Schengen. Dopo continue minacce, urla, tentativi di suicidio, calci, morsi e graffi, il soggetto è stato arrestato
Arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale un cittadino nigeriano trovato sprovvisto di documenti idonei alla circolazione in ambito Schengen. E' accaduto ieri, lunedì 11 dicembre, presso la stazione Boscoverde di Tarvisio, alla fine di reiterati episodi di collera e violenza. Tutto ha avuto inizio quando, durante un controllo congiunto della Polizia ferroviaria italiana e del rispettivo organo austriaco, a bordo di un treno fermo, gli agenti hanno trovato un nigeriano irregolare accompagnato dalla moglie e dal loro piccolo di pochi mesi.
Il primo scatto d'ira
Accompagnati all'interno degli uffici della Polfer per gli accertamenti e la loro identificazione, sono stati poi rilasciati. Non appena, però, l'uomo è stato informato che non avrebbe potuto proseguire il viaggio con la consorte e il figlio, ha iniziato a dare in escandescenza inveendo ripetutamente contro gli operatori. Nella crisi d'ira, il marito ha quindi iniziato a denudarsi minacciando di buttarsi sui binari. Solo dopo diversi minuti e a fatica, i poliziotti sono riusciti a trattenerlo e a farlo desistere dal suo intento suicida.
Il secondo scatto d'ira
Per la sua incolumità e per la sicurezza ferroviaria il soggetto è stato quindi riportato dagli operatori sulla pensilina del binario, dove è stato tenuto sotto controllo a vista da due agenti. Ma l’apparente ripristino della calma non è durato molto. Poco dopo, l'uomo ha nuovamente ripreso ad urlare e ad attirare l’attenzione degli agenti che prontamente si sono precipitati a contenerlo. Il nigeriano, nel frattempo, aveva infatti afferrato il proprio figlioletto di pochi mesi tenendo un atteggiamento aggressivo e minaccioso e non prestando la minima attenzione a tutti i tentativi posti in essere dagli operanti per calmarlo. Anzi, in un crescendo di aggressività, sotto gli occhi di una moltitudine di persone tra passeggeri e personale ferroviario, il soggetto ha afferrato un oggetto metallico e con questo ha iniziato a minacciare di spaccare i vetri dei locali della stazione.
Il terzo scatto d'ira
A quel punto, temendo per la sua incolumità, per quella del bambino e di tutti i presenti, gli agenti della Polfer hanno cercato dunque di scortarlo verso l’uscita, lontano dai binari. Improvvisamente però, e senza motivo, l'uomo ha ricominciato a dare in escandescenza scagliandosi direttamente contro gli operatori presenti, strattonandoli e scalciandoli. Solo a quel punto, costretti dagli eventi, gli agenti si sono visti costretti ad usare la forza e ad ammanettare l'uomo attraverso l'intervento di tutti gli operatori presenti, necessari per sedare l'incredibile resistenza dello straniero. Nella colluttazione due agenti sono rimasti feriti a causa di contusioni, morsi e graffi.