"Ancora cestini in città! E poi chi li svuota?"
Anche i consiglieri comunali Domenico Liano (M5S) e Giovanni Marsico (Prima Udine) protestano contro la sporcizia in città
Continuano le polemiche rispetto alla pulizia e al decoro di Udine, a seguito delle dichiarazioni del sindaco Pietro Fontanini in merito all'installazione di nuovi cestini per i rifiuti urbani e le deiezioni canine. A far seguito alle dichiarazioni di Enrico Bertossi (Prima Udine) e Alessandro Venanzi (Pd), sono Domenico Liano del M5S e Giovanni Marsico, sempre di Prima Udine.
Rifiuti nella roggia
I due consiglieri di minoranza hanno presentato un'interrogazione con oggetto il decoro urbano e "gli interventi urgenti per rendere la città all'altezza delle aspettative dei cittadini e dei tursti". Quel che a Marsico e Liano non torna, sono soprattutto gli annunci mezzo stampa della giunta Fontanini cui secondo loro non hanno fatto seguito reali azioni che abbiano dato una risposta concreta alla richiesta di maggior pulizia della cittadinanza. Al centro dell'attenzione non solo la pulizia delle strade, ma anche la scarsa cura delle fioriere di piazza Duomo, luogo della città considerato "al di sotto delle sue potenzialità urbanistiche". I due consiglieri sottolineano come in prossimità delle fioriere ci sia inoltre la formazione di muschio e che il porfido sia danneggiato su tutta la piazza.
Fioriere in piazza Duomo
Pulizia strade
Un occhio di riguardo, Marsico e Liano ce l'hanno per la pulizia delle strade. Secondo loro lo spazzamento delle vie cittadine è insufficiente e "non assicura quella cura e quel decoro che Udine si merita". Fondamentale, per i due consiglieri, è il fatto che il costo del lavaggio delle strade è compreso nella bolletta Tari e quindi dovrebbe essere garantito con regolarità e professionalità. "Se poi aggiungiamo ancora cestini, resi necessari dalla mancanza di bidoni tolti per il porta a porta, la domanda è: chi li svuoterà ogni giorno se manca già chi pulisce le strade?", si chiedono i due. L'interrogazione presentata in consiglio comunale chiede quindi conto dei costi addebitati ai cittadini e le clausole contrattuali di Net Spa, oltre che i tempi e le modalità dei servizi di pulizia.
