Una città con una storia unica, con un passato che merita essere raccontato ancora e ancora. Torviscosa ha trovato spesso spazio nella letteratura, ma tante persone che vivono in Friuli non la conoscono nei suoi dettagli. Ci pensa, ancora una volta, la Pro Torviscosa, impegnata da tempo nella diffusione e promozione di contenuti relativi alla città e alla sua storia. L'ultima iniziativa è un podcast che raccoglie le letture di poesie e brani letterari nazionali e internazionali che la citano.

Il podcast

Non solo Marinetti: anche Pier Paolo Pasolini, Luciano Morandini, Veit Heinichen, Franco Marchetta, Gina Marpillero e pre’ Zaneto hanno ricordato Torviscosa, Torre di Zuino o Malisana nelle loro opere. Una nuova iniziativa della Pro Torviscosa, impegnata da qualche anno nella ricerca di opere in cui è citata la località, consente ora di ascoltare la lettura delle poesie e dei brani individuati attraverso un podcast, una raccolta di audio caricati sul sito web della pro loco. Le voci sono di appassionati lettori e lettrici, alcuni dei quali anche attori teatrali di professione: Giorgio Monte e Manuel Buttus, entrambi di Torviscosa così come Alessandro Gasparini, Roberta Colacino, Serena Fogolini, le autrici del progetto “Poesie a manovella” Chiara Dorigo e Sara Francovig e infine anche la promotrice dell’iniziativa, Lorena Zuccolo.

Il progetto

L’idea ha preso corpo da un progetto didattico finanziato nel 2021 dalla Regione Friuli Venezia Giulia, il cui obbiettivo era quello di promuovere la conoscenza storica attraverso la letteratura. All’ormai noto Poema di Torre Viscosa di Filippo Tommaso Marinetti, si sono subito aggiunte alcune opere di autori e autrici locali: poesie di Giovanni Schiff, più conosciuto come pre’ Zaneto, che fu parroco di Malisana all’inizio del Novecento; i ricordi d’infanzia di Luciano Morandini, originario di San Giorgio di Nogaro, scelto come guardia d’onore per partecipare all’inaugurazione dello stabilimento della SNIA Viscosa a Torre di Zuino il 21 settembre 1938; la lettera che Gina Marpillero immagina di aver scritto nel 1937 al nipote Mario, dove riporta una “specie di barzelletta” sulla SNIA Viscosa.

I brani

A Torviscosa dedica alcune pagine anche Pier Paolo Pasolini in due distinte opere: un primo brano, scritto nel 1947 ma pubblicato solo nel 1951 nella raccolta I parlanti, accenna appena a Torviscosa e alle sue “grandi fabbriche”. Da questo spunto ha però origine un brano più lungo, intitolato Simili ad arcangeli, apparso originariamente nel quotidiano “Il mattino del popolo” di Venezia il 29 ottobre 1948 e poi ripubblicato più volte nel volume Un paese di temporali e di primule, a cura di Nico Naldini. L’articolo è preceduto da una collocazione topografica e temporale: “Torviscosa, ottobre”. Non si conoscono altri particolari su questa probabile visita di Pasolini a Torviscosa, ma certamente la situazione degli operai e dei braccianti della SNIA in quegli anni di impegnate battaglie sindacali gli doveva essere ben nota. Nel 1948, in particolare, l’attentato a Togliatti del 14 luglio aveva indotto gli operai a occupare la fabbrica per 3 giorni: nei mesi successivi, i sindacalisti che in questa circostanza si erano esposti maggiormente furono processati, condannati e licenziati.

È in gran parte ambientato a Torviscosa il romanzo di Franco Marchetta Camaleonti e porcospini: è una storia di fantasia, ma sullo sfondo c’è una Torviscosa del tutto realistica, con le sue aziende storiche, le aspirazioni dei suoi abitanti, i silenzi a cui si sentono costretti da una crisi industriale che mette a rischio centinaia di posti di lavoro.

Torviscosa compare infine anche nel romanzo Borderless del giallista Veit Heinichen: un thriller politico ambientato tra il Friuli Venezia Giulia, la Croazia e la Germania, in cui si intrecciano intrighi finanziari internazionali, criminalità e corruzione. Quasi sullo sfondo, ma in realtà fondamentale nella costruzione della trama, c’è la vendita un’azienda chimica situata a Torviscosa e specializzata in prodotti dual use, quelli che si possono utilizzare per scopi civili, ma eventualmente anche militari.