Il sindic e il pignarûl, «un’annata all’insegna di una vera ripresa economica»
L'auspicio del primo cittadino, presente ieri per assistere al tradizionale rito dell'accensione del falò epifanico a Cussignacco e Godia
«Quella del pignarûl è da sempre una delle tradizioni alle quali, come friulani, siamo più legati. Ogni anno, il 6 gennaio, migliaia di persone, tra curiosi, appassionati e studiosi, giungono dalle altre Regioni e dai Paesi vicini per assistere a questo spettacolare rito di origine celtica, che affonda le proprie radici in epoche antichissime, precristiane, pagane, ma che ancora oggi è più vivo che mai e capace di ricreare la magia di un rinnovato e partecipato spirito di comunità. Uno spirito che ritrova la propria dimensione a partire dai nuclei base del nostro vivere insieme: i quartieri cittadini, come oggi qui a Cussignacco e Godia, ma anche in altre zone della città». Lo ha dichiarato il sindaco Pietro Fontanini, presente alle due celebrazioni di Udine Sud e Nord.
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Nuovo ciclo
«Ma il Pignarûl segna anche un momento di purificazione e l’inizio di un nuovo ciclo della vita e ad esso affidiamo la speranza per un anno ricco e positivo. Ed è proprio per questo forte valore simbolico e per questo auspicio che vivo questo mio primo pignarûl come sindaco di Udine con emozione e condividendo l’augurio, accompagnato ovviamente dall’impegno quotidiano e dalla voglia di fare, di un’annata all’insegna di una vera ripresa economica, di una sempre maggiore partecipazione dei giovani alla cosa pubblica e di una rinnovata fiducia nel futuro», conclude il sindaco.