Seggi elettorali mai più nelle scuole di Udine: la petizione per trovare nuove sedi
Su change.org è attivata la petizione online promossa da "Priorità alla scuola"
Al via a Udine una petizione online per chiedere che i seggi elettorali vengano spostati fuori dalle scuole: l'appello parte dal movimento Priorità alla scuola, che da anni cerca di porre l'attenzione sulle tematiche legate al mondo dell'istruzione locale. L'appello viene rilanciato in vista dei prossimi impegni elettorali, previsti per il 2 e 3 aprile (comunali e regionali) ed eventualmente il ballottaggio due settimane dopo ed è indirizzato al sindaco Fontanini e all'assessore competente all'edilizia scolastica Alessandro Ciani.
"Ovviamente il costo di questa scelta è economicamente sostenibile in confronto a un eventuale estensione del diritto di voto a chi è in difficoltà. E questo costo è considerato plausibile da parte di tutte le amministrazioni al punto che in occasione del Covid (nel 2020), lo stato ha deciso di mettere a disposizione dei comuni delle somme per consentire l'espressione del voto in sedi diverse dalla abituali", si legge nel testo della petizione. "Più di qualcuno si è accorto che un costo collaterale lo pagano i bambini, e i loro genitori di conseguenza, per una scelta fatta molti anni fa e tuttora in voga: la quasi totalità delle sezioni elettorali ha sede in una scuola, quasi sempre una scuola primaria". Quello che il movimento chiede è dunque: cercare sedi nuove, ridurre, accorpandole, le sedi esistenti e selezionare solo una porzione di plessi scolastici rendendo disponibile la parte restante alle normali attività scolastiche. A sostegno delle richieste, viene allegato il calendario scolastico per evidenziare quanto alle famiglie possa pesare la chiusura delle scuole anche per la tornata elettorale: "In termini di numero di giorni di chiusura è un mese quasi estivo e per chi ha scelto la settimana lunga il numero di giorni persi è imbarazzante".
A sostegno del movimento "Priorità alla scuola" e dell'appello, anche il candidato sindaco di Spazio Udine Ivano Marchiol, sostenuto dalle liste del Movimento 5 Stelle e Udine città futura. “É impensabile che ancora oggi ci troviamo a dover privare studenti e scolari del sacrosanto diritto di andare a scuola. I fondi 2020 destinati a questo scopo, per individuare nuove postazioni per i seggi, dopo tutti i mesi senza scuola, non sono stati minimamente presi in considerazione dall’amministrazione comunale. Nessuno e nessuna potrebbe accettare ulteriori chiusure, a maggior ragione dopo quelle dovute al contrasto della pandemia". Per Marchiol, "nessun lavoratore, nessuna attività commerciale, nessuna attività culturale avrebbe ovviamente accettato chiusure ingiustificate". Per il candidato di Spazio Udine le elezioni faranno perdere sei giorni di scuola. "Non si dica che era impossibile fare diversamente: da oltre vent’anni lo fa Codroipo individuando spazi dedicati, Pordenone lo ha fatto e altri 183 Comuni hanno trovato soluzioni alternative", conclude Marchiol.