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Cronaca

Park Primo Maggio: "il rumore supera la soglia, dov'è la Procura?"

Adriano Ioan si chiede perché nessuno intervenga, visti gli sforamenti del cantiere. “Ci sono due orecchi e due misure”

“Conosciamo tutti la linea intransigente e tempestiva adottata dalla Procura della repubblica di Udine relativamente al superamento del livello di rumore previsto dalla vigente normativa da parte di esercizi pubblici soprattutto durante il periodo estivo”, ricorda il fondatore di Identità civica. Dalle chiusure di locali, ai sequestri, alla confisca di palchi ecc. tutto “ovviamente nel rispetto della legge e a tutela di quanti hanno il sacrosanto diritto a non essere lesionati nel riposo notturno”. Oltre agli imprenditori “chi si è maggiormente lamentato dei provvedimenti assunti sono stati i giovani i quali, dal loro punto di vista, si sono sentiti defraudati della possibilità di divertirsi e stare assieme proprio nei mesi estivi quando magari altri più fortunati coetanei passano le vacanze nei luoghi di villeggiatura dove chiaramente la tolleranza verso certe manifestazioni è diversa”, rileva Ioan.

“Questo conflitto di interessi fra diritto al divertimento e diritto alla quiete pubblica, non è facilmente componibile, forse lo potrà essere in futuro quando il comune approverà il Piano Comunale di classificazione acustica e verranno fissate delle prescrizioni a cui attenersi, in particolare nel centro storico, ma anche nel parco del Cormor”. Molto probabilmente – prosegue Ioan - “alcuni di questi ragazzi protagonisti della movida udinese sono gli stessi che frequentano da studenti l'istituto Sello e forse si chiederanno perché devono sopportare il rumore del contiguo cantiere di piazza Primo Maggio, alla luce degli studi scientifici che mettono in stretta correlazione il livello di apprendimento e la rumorosità degli ambienti dove vengono impartite le lezioni”. Il leader del centrodestra rende noto che i rilevi effettuati dall'ARPA, l'Agenzia Regionale per la protezione dell'Ambiente, hanno certificato il superamento dei limiti acustici in diversi periodi da dicembre 2013 a gennaio 2014, tant'è che il comune di Udine ha diffidato formalmente l'appaltatore al rispetto puntuale delle prescrizioni. “Ma non è successo niente ed il sindaco può anzi vantarsi della prosecuzione dei lavori del park”, denuncia Ioan. “Ora sappiamo come i giovani siano molto sensibili alla teoria ma di più alla pratica cioè all'esempio, noi adulti infatti dovremmo dimostrare coerenza tra quello che diciamo e le conseguenti azioni. In questa situazione viene molto facile parafrasare un antico motto popolare: “ci sono due orecchi e due misure”. Nei prossimi giorni i consiglieri comunali del centro destra valuteranno eventuali ulteriori azioni per verificare la possibilità di farsi sentire meglio da chi ha le competenze per intervenire e utilizzare lo stesso trattamento.

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