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Cronaca

Le cooperative Fvg in udienza dal Papa

Il presidente regionale Cisilino: "Ci ha ricordato da dove arriviamo e dove dobbiamo andare"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Quella data da Papa Francesco sabato 28 febbraio è stata una grande lezione di cooperazione. Il discorso fatto in occasione dell’udienza in Vaticano dei soci della Confederazione cooperative italiane ha indicato correttamente la natura, gli obiettivi e le potenzialità del movimento.
“Le cooperative sfidano tutto, sfidano anche la matematica – ha detto il Pontefice – perché in cooperativa uno più uno fa tre. E in cooperativa, un fallimento è mezzo fallimento”.

“Papa Francesco ha anche ricordato le motivazioni all’origine di questo modello imprenditoriale – spiega il presidente regionale di Agci Fvg Adino Cisilino – ovvero la necessità di operai e contadini di un riscatto sociale ed economico, attraverso il riconoscimento del giusto valore del loro lavoro. La cooperazione nell’800, nata e cresciuta anche all’interno del tessuto cattolico, servì a riscattare ampie fasce della popolazione. Oggi, e non è un paradosso, la cooperazione può svolgere nuovamente un ruolo simile”.

Risuonano così le parole di Papa Francesco: “in un mondo globalizzato, bisogna globalizzare la solidarietà”. E poi: “Le cooperative devono continuare a essere il motore che solleva e sviluppa la parte più debole delle nostre comunità locali e della società civile. Di questo non è capace il sentimento. Per questo occorre mettere al primo posto la fondazione di nuove imprese cooperative, insieme allo sviluppo ulteriore di quelle esistenti, in modo da creare soprattutto nuove possibilità di lavoro che oggi non ci sono”.

“La cooperazione – conclude Cisilino - può dare risposte, ed essere una risposta, a tantissime esigenze, che oggi sono sempre più pressanti: disoccupazione giovanile, donne e madri che non riescono a rientrare nel mercato del lavoro, cinquantenni licenziati e considerati troppo vecchi per essere assunti nuovamente, ma anche lavoratori di aziende dismesse da gruppi internazionali solo per logiche finanziarie. La cooperazione, oggi come nell’800, può dare equilibrio alla giustizia sociale, alla dignità e al valore delle persone. Come ha detto Papa Francesco: nella cooperativa uno più uno può e deve dare tre”.

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