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Cronaca

Un'area verde di Udine intitolata al compianto dottor Paolo Pajani

L'area verde di Udine racchiusa tra le vie Colloredo, San Daniele, San Vito al Tagliamento e Sacile verrà intitolata, a dieci anni dalla sua scomparsa, al dottor Paolo Pajani

L'area verde di Udine racchiusa tra le vie Colloredo, San Daniele, San Vito al Tagliamento e Sacile verrà intitolata, a dieci anni dalla sua scomparsa, al dottor Paolo Pajani. Quel luogo "era per lui un luogo ideale nel quale sciogliere con brevi pause la fatica del suo instancabile prodigarsi per il bene dei suoi pazienti". Quello spazio cittadino ora porterà il suo nome.

L'intitolazione

A dieci anni dalla sua scomparsa, Udine onorerà così il dott. Paolo Pajani che, per il suo impegno, rimarrà nella memoria collettiva come ”il medico di tutti”. La decisione della giunta Fontanini ha raccolto e fatto propria una richiesta da tempo formulata da diverse persone che avevano avuto modo di conoscere e apprezzare il dott. Paolo Pajani. Al tempo furono raccolte duemila firme affinchè la città gli rendesse omaggio, intitolandogli l'area verde. All'inizio ci si dovette fermare all'affissione di una targa commemorativa dove aveva esercitato l'attività come medico di base.

Per chi ha condotto la raccolta firme, sarà il giusto riconoscimento all'impegno di un uomo che “ha fatto tanto per gli udinesi, per Udine e non solo, con umiltà, dedizione ed umanità sopra la norma”, come ha sottolineato il capogruppo di Ar e presidente della Commissione politiche sociali, Marco Valentinii.

Chi era

Il dott. Paolo Pajani era nato a Udine nel 1928 e dopo la laurea a Modena si era specializzato in oncologia a Pavia, in radiologia e medicina dello sport a Padova. Nel 1957 aveva iniziato il suo lavoro all'ospedale cittadino e come ufficiale all'ospedale militare. Dal 1958 ha prestato la sua opera al pronto soccorso, passando all'oncologia dove rimase fino al 1977. Il dott. Paolo Pajani è stato per molti anni anche medico di famiglia negli ambulatori di via S. Chiara prima e via Ermes di Colloredo poi. Successivamente quale direttore del servizio oncologico alla Casa di Cura Città di Udine fino al duemila per passare poi alla Friuli Coram.
"Un medico come meglio non si poteva desiderare, disponibile per i suoi pazienti, anche nelle ore più impensate e nei giorni festivi, sempre con un tratto di generosità naturale che tanti, ancora oggi, hanno ben impressa nella loro memoria ed hanno voluto così onorare", testimonia chi lo consoceva.

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