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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Palmanova

Altri 35 profughi a Palmanova. L'appello del sindaco per una nuova sistemazione

Continuano ad arrivare in regione i profughi dell'operazione Mare Nostrum. Gli ultimi sono giunti a Palmanova ieri sera. Sono 35, quasi tutti siriani, di cui 14 bambini. Il sindaco della città stellata chiede che si pensi ad una diversa sistemazione dalle tende attuali, in particolar modo per le condizioni meteorologiche in arrivo con le prossime stagioni

Palmanova continua a ricevere i migranti dell'operazione Mare Nostrum per le consuete visite mediche di controllo. Ieri notte sono arrivate presso l'area esterna del nosocomio di Jalmicco, frazione di Palmanova, altre 35 persone, in maggior parte siriane, fra cui 14 sono bambini. In totale il campo attrezzato dalla Croce Rossa ha accolto finora 8 arrivi, ovvero circa 230 persone. Le piogge di questi giorni e il freddo in arrivo con l'abbassarsi delle temperature, specialmente nelle ore notturne, stanno però facendo riflettere il sindaco, Francesco Martines, sulla sistemazione attuale. Le tende non sono in grado di difendere la gente dalle intemperie e dal freddo tanto che anche le visite mediche odierne si sono svolte, come spesso in passato, all'interno della struttura ospedaliera e non nell'area esterna attrezzata. Una soluzione necessaria, va trovata, ci dichiara Martines anche perché gli arrivi continueranno in autunno e probabilmente anche in inverno:

Ho parlato questa mattina con il Prefetto per trovare altre soluzioni, sia per i volontari che ci lavorano che per queste persone che arrivano stremate da viaggi certamente non facili. Mare Nostrum continuerà fino ad ottobre, poi, sembra, verrà sostituita da una nuova azione europea. I profughi continuano ad arrivare e per questo, ne sono convinto, il fenomeno va gestito al meglio”.

E mentre a Udine si sono registrati alcuni casi di scabbia tra gli immigrati afghani e pakistani entrati in Friuli da Slovenia e Austria, nel presidio di Palmanova non si sono verificati problemi sanitari. “Ad oggi problemi di scabbia a Palmanova non ci sono stati – ci conferma il sindaco - tanto meno di ebola”.

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