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Cronaca Chiavris / Via Ampezzo

Il Palio Studentesco rischia di sparire per l'azzeramento dei fondi

Il Teatro Club, che organizza la manifestazione, si è visto tagliare completamente il contributo dalla finanziaria regionale

Il Palio, una palestra teatrale che ha visto maturare sul palcoscenico generazioni di udinesi - tra cui l'ormai conosciutissimo Giuseppe Battiston - rischia di sparire. Il Teatro Club, che organizza la manifestazione, ha visto azzerarsi il contributo di 45mila euro che riceveva. La vicenda è ben dettagliata nell'articolo Cristian Rigo sul Messaggero Veneto.

La scure della Finanziaria regionale si abbatte anche sul Palio studentesco che dopo 42 anni di storia rischia di saltare, cancellato da un colpo di spugna e senza alcun preavviso dai tagli cui è stato “obbligato” l’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti. Il Teatro club di Udine è infatti scomparso improvvisamente dall’elenco delle associazioni che beneficiano di un contributo regionale. Da 45 mila euro a zero. Arrivederci e grazie.

Così addio al Teatro club nato negli anni ’50 grazie a Rodolfo Castiglione e Ciro Nigris e addio al Palio studentesco con buona pace dei 25 gruppi di giovani studenti (circa 700 ragazzi) che stavano già lavorando e sognavano di poter calcare il palcoscenico del Palamostre come aveva fatto chi prima di loro si era avvicinato alla recitazione. Perché senza quei 45 mila euro far quadrare i conti - assicura la direttrice del Teatro club, Angela Felice - sarebbe impossibile.

Il Palio da solo comporta una spesa di circa 25 mila euro. «Ed è una spesa ridotta al minimo se consideriamo che il Palamostre ci viene concesso gratuitamente dal Comune - spiega la Felice -. Quest’anno erano in programma 13 serate il che significa avere a disposizione per 26 giorni, tenendo conto anche delle prove del giorno prima, un service con due persone. Poi è obbligatorio garantire 5 maschere in sala e bisogna pagare la Siae e l’assicurazione».

Impossibile insomma stare a galla solo con l’aiuto dei privati (come la Fondazione Crup) e con il ricavato dei biglietti (un ingresso costa 4 euro) anche se la manifestazione ha sempre riscosso un notevole successo tanto che «lo scorso anno - precisa ancora la Felice - abbiamo avuto circa 7 mila spettatori (non tutti paganti) e di recente, è stato monitorato dal Ministero Pubblica Istruzione tra le (poche) rassegne nazionali rimaste ancora vitali nel settore del teatro-scuola. Senza contare - aggiunge - che sul palco del Palamostre sono stati formati tutti o quasi gli operatori friulani (artistici, organizzativi e tecnici) che oggi animano la scena teatrale, anche nazionale».

Eppure, come già accaduto ad altre realtà del territorio (l’Associazione teatrale friulana rischia la chiusura perché si è vista negare i 40 mila euro che riceveva in passato dalla Regione e anche il centro culturale Il Villaggio se l’è presa con l’assessore Torrenti per i tagli) il Teatro club si ritrova senza alcun sostegno e rischia di morire.

«Abbiamo cercato l’assessore Gianni Torrenti - racconta la Felice - perché avremmo voluto presentarci e fargli sapere cosa facciamo, ma non abbiamo mai avuto l’occasione di incontrarlo come è capitato anche a molte altre associazioni. Sappiamo bene che il momento è difficile ma avremmo voluto almeno essere ascoltati. L’assessore regionale è uomo di teatro. Sa bene dunque che l’azzeramento economico in corso d’opera comporta conseguenze devastanti e, forse, irrimediabili, come il classico fulmine a ciel sereno. Nel caso del Teatro club - spiega -, sulla porta incombono il mancato rispetto degli impegni presi con le compagnie già annunciate in cartellone, con conseguente pagamento di penali; la cassazione del Palio, già inserito nel Piano di offerta formativa delle scuole, il licenziamento del nostro unico dipendente e la rottura dei rapporti con i collaboratori».

Dal canto suo l’assessore Torrenti aveva spiegato «che alcuni finanziamenti sono stati rinviati ai bandi che verranno emessi nei primi mesi dell’anno» e che ciò «permetterà una più attenta valutazione rispetto al complesso delle proposte sul territorio e alla capacità di aggregazione e di qualità progettuale». Per il Palio e il Teatro club però potrebbe essere tardi.

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