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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Medici in guerra tra loro, il presidente: "Facciamo chiarezza"

Il presidente: ". Sappiamo che alla base del malcontento di alcuni colleghi non ci sono solamente le questioni legate all’obbligo vaccinale. Insistono, pare di capire, altre motivazioni ancora non espresse"

A qualche giorno di distanza dall’assemblea dell’Ordine dei medici di Udine, che ha visto la maggioranza degli iscritti votare a favore del bilancio, il presidente Gian Luigi Tiberio, dopo aver espresso soddisfazione per l’esito dell’assemblea, lancia nuovamente un appello ai medici che hanno votato contro, per cercare di comprendere le ragioni profonde del dissenso. “Il fatto di aver portato a casa un risultato positivo non significa che non continueremo a cercare un chiarimento con gli iscritti che hanno palesato il proprio malcontento – afferma Tiberio –. Il fatto di aver ottenuto il parere favorevole al bilancio annuale dell’Ordine non è sufficiente. La mia volontà, infatti, e quella di tutto il Direttivo è cercare di trovare una soluzione ai motivi che hanno originato il dissenso. In questo momento di estrema difficoltà per tutti i medici – prosegue, ricordando le problematiche che investono tanto gli ospedali, quanto la sanità territoriale per l’imperversare della pandemia che non accenna a decrescere nella sua curva – vorremmo rappresentare un gruppo professionale unito e compatto per affrontare le reali difficoltà che i camici bianchi si ritrovano a vivere quotidianamente. Purtroppo – spiega – nel caso della sospensione dei medici non ottemperanti all’obbligo vaccinale, ci è stato dato un onere pesante, ma, quale organo sussidiario dello stato, in ottemperanza alla legge 3/2018 (legge Lorenzin) è stato nostro dovere rispettare le direttive indicate e questo può aver creato, come conseguenza, attriti e tensioni. Sappiamo, però, che alla base del malcontento di alcuni colleghi non ci sono solamente le questioni legate all’obbligo vaccinale. Insistono, pare di capire, altre motivazioni ancora non espresse. Sono queste motivazioni che vorremmo comprendere e su cui vorremmo confrontarci. Per questo, rinnovo l’invito ai colleghi che da tempo manifestano malumore e malcontento, a partecipare a un incontro per poter discutere e chiarire i veri motivi che sono alla base del dissenso. La situazione che si è venuta a creare – conclude Tiberio – va affrontata e risolta con grande determinazione per recuperare la necessaria unità di intenti, ma soprattutto perché il perdurare di tale dissidio rischia di creare un clima di sfiducia da parte di tutti i nostri assistiti e questo rischio va assolutamente scongiurato. Oggi i pazienti devono avere la massima priorità e attenzione da parte nostra”.

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