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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Ritrova una statua venduta in Lussemburgo: carabiniere friulano premiato dal Papa

La statua lignea raffigurante San Vito, trafugata dalla Chiesa della Collegiata di Santa Maria Assunta, è stata restituita alla comunità di Galatone nel 2019: protagonista il carabiniere friulano Luigi Blancuzzi

I fatti risalgono al 2019, quando carabinieri del comando tutela del patrimonio culturale di Udine restituirono alla comunità di Galatone una preziosa statua linea raffigurante San Vito: era stata rubata nel 1981 dalla Chiesa della Collegiata di Santa Maria Assunta. La statua policroma comprensiva di reliquia al petto raffigurante San Vito, risalente al 17esimo secolo, era stata sottratta proprio dalla citata chiesa salentina da ignoti nel 1981 e posta in vendita da un privato presso una casa d’aste in Lussemburgo. Tra i militari protagonisti del ritrovamento anche Luigi Blancuzzi, maresciallo classe 1976. Blancuzzi, arruolato nel 1998 e fino al 2009 in servizio in Trentino Alto Adige, è poi entrato nel comando tutela del patrimonio culturale ha ricevuto il riconoscimento al comando legione di Udine (impossibilitato a raggiungere Roma a causa delle restrizioni covid) dove attualmente è in servizio da civile.

Il ritrovamento

La messa in vendita del manufatto era stata accertata dai militari del reparto dell’Arma, specializzato nel contrasto dei reati commessi ai danni del patrimonio culturale nazionale, durante mirate attività di monitoraggio dei siti web che trattano la compravendita di oggetti d’arte.

La statua ritrovata

statua galatone-3

Il raffronto tra le fotografie della statua raffigurante San Vito desunte dal sito web e i relativi dati descrittivi (in particolare uno stemma che rimandava al vescovado di Nardò), con quelli già presenti nel Bollettino delle ricerche, nella banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti gestita dal reparto dell’Arma e nel corrispondente database di Interpol denominato “Psyche”, ha portato alla luce la perfetta corrispondenza tra la statua messa in vendita in Lussemburgo e quella sottratta a Galatone nel 1981. L’opera, risalente ad epoca rinascimentale, in ottime condizioni di conservazione e del valore di 30mila euro, era stata posta in vendita da un cittadino lussemburghese ignaro che si trattasse di un oggetto provento di furto. Le risultanze degli accertamenti sono state immediatamente comunicate alla procura della Repubblica di Lecce che, attraverso l’emissione di un ordine europeo di indagine predisposto dalla titolare delle indagini, il pubblico ministero Paola Guglielmi, ha ottenuto il sequestro dell’opera poi recuperata e rimpatriata dai carabinieri del Nucleo Tpc di Udine.

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