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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Femminicidio: Mazzega sarà processato con rito abbreviato

Mazzega assente, in aula i genitori di Nadia. Il Comune di Dignano e altri enti si costituiscono parte civile. Ammesso l'intervento della Regione 

È cominciata stamani poco prima delle 11, in tribunale a Udine, l'udienza preliminare per Francesco Mazzega, l'uomo di 37 anni accusato dell'omicidio della giovane fidanzata Nadia Orlando, 21 anni, uccisa la sera del 31 luglio scorso a Vidulis di Dignano, a pochi passi da casa.

I fatti

L'uomo, che si era costituito la mattina seguente alla Polizia stradale di Palmanova dopo aver vagato la notte con il cadavere in auto, è accusato di omicidio aggravato dai futili motivi. ù

L'assenza in aula

Mazzega non si è presentato davanti al gip Mariarosa Persico dove ci sono invece i suoi avvocati Annaleda Galluzzo e Federico Carnelutti. In aula sono invece entrati i genitori Andrea e Antonella e il fratello minore di Nadia, Paolo, accompagnati dal loro avvocato, Fabio Gasparini. Presenti anche l'avvocato Elda Massari dell'avvocatura regionale che, come deliberato nei mesi scorsi dalla giunta, chiederà la costituzione di parte civile anche per dare una risposta alla petizione che era stata promossa da un gruppo di amici e dai genitori di Nadia Orlando, presentata al Consiglio regionale e sottoscritta da 16.700 persone.

Le richieste

Chiederanno la costituzione di parte civile anche l'avvocato Cristina Bertolano per il Comune di Dignano e l'avvocato Alessandra Marchi, per il centroantiviolenza Voce Donna Onlus di Pordenone, che gode del riconoscimento regionale e che si era già costituita nel caso del marocchino Abdelhadi Lahmar che a Pordenone, il 15 aprile 2015, uccise moglie e figlia, prima di suicidarsi in carcere dove era rinchiuso, condannato all'ergastolo.

Il rito abbreviato

Sarà celebrato con il rito abbreviato il processo a carico di Francesco Mazzega, l'uomo di 37 anni accusato dell'omicidio della giovane fidanzata Nadia Orlando. Il Gup del tribunale di Udine Mariarosa Persico ha accolto la richiesta avanzata oggi dalla difesa dell'uomo nel corso della prima udienza preliminare. Il giudice ha ammesso la costituzione di parte civile chiesta dai genitori e dal fratello della ragazza, dal Comune di Dignano e dal centro antiviolenza Voce Donne Onlus. Nel processo è intervenuta anche la Regione con il consenso della famiglia. La discussione comincerà il 3 luglio.

Ammesso l'intervento della Regione 

Nel corso dell'udienza preliminare il Giudice ha poi ammesso l'intervento della Regione nel processo Mazzega. "L'eco della tragedia di Nadia e della sua famiglia ha travalicato i confini della nostra regione, suscitando unanime cordoglio e indignazione su tutto il territorio nazionale. L'intervento dell'Amministrazione regionale è un gesto simbolico quanto doveroso e imprescindibile per ribadire con forza i valori che questa Giunta rivendica e promuove", ha commentato l'assessore regionale Barbara Zilli, precisando che "l'ammissione dell'intervento della Regione nel processo Mazzega rappresenta un risultato della battaglia che mi sono sentita in dovere di
portare avanti in prima persona da consigliere regionale di opposizione nella scorsa legislatura". 


"Oggi la Regione Friuli Venezia Giulia si mette finalmente al fianco della famiglia Orlando e di tutte quelle persone che hanno risposto all'appello di solidarietà lanciato dagli amici di Nadia ormai quasi un anno fa: oltre 17mila persone che hanno chiesto fermezza e giustizia per una tragedia che segnerà per sempre la nostra terra", ha concluso Zilli. Il Giudice ha altresì ammesso la costituzione di parte civile del Comune di Dignano e del centro antiviolenza Voce Donna Onlus di Pordenone.

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