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Cronaca

L'assassino voleva rapire Silvia Gobbato e chiedere un riscatto

Secondo le prime indiscrezioni, l'uomo non voleva ucciderla, ma minacciarla con il coltello. "Avevo bisogno di soldi e ho pensato a un rapimento". Parla il legale della famiglia Gobbato: "Silvia non conosceva l'assassino"

Secondo le indiscrezioni trapelate dall'interrogatorio nella caserma dei Carabinieri in viale Trieste, Nicola Garbino, l'uomo fermato per l'omicidio Gobbato, non voleva uccidere. "Volevo rapirla e chiedere un riscatto - avrebbe dichiarato - avevo bisogno di soldi, l'ho vista correre da sola e il coltello serviva per minacciarla, ma non per uccidere". Per i Carabinieri, il caso sembra risolto e non ci sarebbero più dubbi sull'identità dell'assassino, anche se non hanno ancora fatto dichiarazioni ufficiali in merito.

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Intanto arrivano anche le dichiarazioni dal  legale della famiglia Gobbato. ''Silvia non aveva mai dato ai famigliari segni di paura o di mutamento delle sue abitudini. Sembra che non conoscesse l'uomo che è stato fermato accusato del suo omicidio''. Lo afferma l'avvocato Monica Zamparutti legale dei genitori e del fratello della vittima. ''I famigliari preferiscono non parlare, vogliono solo ricordare la ragazza com'era. Chiedono di rimanere soli nel loro dolore". "E' presto per fare ogni commento - aggiunge l'avvocato - i famigliari attendono le verifiche degli investigatori e lo sviluppo delle indagini''.

La casa di Nicola Garbino a Zugliano © UDINETODAY

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