Olimpiadi di matematica: numerosi i riconoscimenti per gli studenti friulani

La spedizione friulana alle finali delle Olimpiadi di Matematica di Cesenatico ritorna a casa carica di allori. Anche quest’anno il gruppo, davvero molto numeroso, era guidato dal responsabile olimpico provinciale prof. Giuseppe Guttilla. Negli stessi giorni si sono tenute sia la gara individuale sia quella a squadre. Nella prima erano presenti ben sette studenti udinesi: la provincia di Udine ha diritto a un numero così alto di quote grazie ai brillanti risultati ottenuti negli anni passati. Il migliore piazzamento è stato quello di Giona Micossi del Marinelli, che ha conquistato una medaglia d’oro. Buon bottino di medaglie anche per il Copernico (tre) e per il Bertoni (due): il Copernico ha vinto due medaglie d’argento con Andrea Freschi ed Enrico Sangoi, e una di bronzo con Isacco Nonino. Medaglie di bronzo anche per Matteo Zatti ed Emanuele Campeotto del Bertoni. Molto promettente è stato il risultato del giovanissimo Alessandro Piccaro del Malignani, che è riuscito ha vincere una menzione d’onore (ha cioè risolto correttamente almeno uno dei difficilissimi esercizi proposti).

Nella gara a squadre la provincia di Udine portava alla gara nazionale cinque squadre: i licei Bertoni, Copernico e Marinelli del capoluogo, l’Istituto Magrini-Marchetti di Gemona, e l’Istituto Paschini di Tolmezzo. Bertoni, Copernico e Marinelli sono riusciti nella difficile impresa di superare la semifinale; nella gara finale il risultato più eclatante è stato quello del Bertoni, che ha raggiunto un eccezionale quinto posto nazionale. Il successo degli studenti delle superiori è stato affiancato anche dagli straordinari piazzamenti dei ragazzi delle medie; nella gara a squadre Kangourou della Matematica, infatti, il Bertoni si è classificato al quinto posto nazionale, mentre la scuola media di Tolmezzo ha raggiunto il decimo posto. Anche quest’anno, quindi, i nostri ragazzi hanno dimostrato di essere ai massimi livelli nel campo delle competizioni matematiche. Ciò dimostra lo straordinario livello delle nostre scuole nell’insegnamento di una materia considerata generalmente