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Cronaca

Strani oggetti gialli apparsi nel centro storico di Udine

Operazione di guerrilla marketing sulla sostenibilità ambientale proposta dai referenti del progetto europeo Cesba Med. Quanto facciamo noi per migliorare l'ambiente in cui viviamo?

Insoliti oggetti, verniciati di giallo, sono stati avvistati nel cuore del capoluogo friulano. Il centro cittadino, da ieri mattina, è teatro di un'azione di guerrilla marketing volta a incentivare la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico. Oggetti di uso comune, decontestualizzati rispetto alla loro funzione abituale, ad esempio vasi, casette per gli uccelli, rastrelliere per biciclette, panchine e pannelli isolanti, sono stati sparpagliati in giro, da piazza San Giacomo a Largo Ospedale Vecchio, con il fine di attrarre l'attenzione dei passanti e proporgli una semplice riflessione.

“Siamo da 10?”. Questa la domanda che i referenti del progetto europeo Cesba Med hanno apposto sui cartelli che affiancano i manufatti. Leggendo poco più in basso, altre frasi invitano il cittadino a ragionare sul nostro contributo sui temi della sostenibilità d'area urbana, quali la mobilità, la gestione corretta dell'acqua, della luce, il controllo della dispersione energetica, la raccolta della pioggia, il rispetto della biodiversità, delle aree verdi e la valorizzazione degli spazi dedicati alla socialità.

L'azione temporanea durerà fino al 31 ottobre, questo per agevolare l'interazione con il concorso fotografico abbinato all'iniziativa. Entro il 10 novembre, i cittadini potranno postare su Instagram i propri scatti sull'argomento, necessariamente con l'hashtag della campagna, ovvero #cesbamedudine10, o inviare le immagini via mail a: sostenibilita.salute@comune.udine.it. Una volta raccolte tutte le fotografie, ai partecipanti più meritevoli saranno distribuiti degli utili gadget.

Udine in giallo (9)-2

L'obiettivo della campagna non convenzionale è di condividere con i cittadini l'idea che è possibile misurare quanto si può fare per preservare l'ambiente e migliorare l'indice di vivibilità dei nostri quartieri. Ecco perché le interrogazioni vertono su quegli stessi indicatori utilizzati e analizzati nel quartiere Aurora, caso studio del progetto Cesba Med, per la valutazione dell'indice di vivibilità e sostenibilità ambientale.

“I singoli possono fare molto, in particolare all'interno del proprio focolare domestico –  spiega Agnese Presotto, responsabile dell'Agenzia Politiche Ambientali del Comune –. Ognuno di noi deve dare il proprio contributo se si vuole migliorare la sostenibilità dell'aria e dell'ambiente che ci circondano. Dopo tre anni di lavoro con partner tecnici ed istituzionali è stato prodotto uno strumento che misura il grado di sostenibilità di una specifica area urbana. In pratica si tratta di una eco pagella che assegna un voto ad ogni aspetto socio-ambientale scelto per descrivere l'area in esame. Lo strumento ha un alto contenuto tecnico, complesso e di difficile divulgazione. Per questo motivo – conclude la referente -, abbiamo pensato fosse importante iniziare a divulgare questi indicatori e sensibilizzare la popolazione attraverso una riflessione per stimolare una conseguente reazione”.

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