Udine avrà, per ora, un nuovo studentato e sarà a Casa Burghart in Borgo stazione

L'ex Casa Burghart diventerà uno studentato universitario, andando così a sopperire - almeno parzialmente - alla grave carenza di posti letto su Udine, rimasta scoperta dalla chiusura della Casa dello studente di viale Ungheria. Scriviamo parzialmente, perché a fronte dei 269 posti letto necessari per coprire il fabbisogno del capoluogo friulano, con il contratto firmato oggi tra Regione Fvg e la proprietà di Casa Burghart, si parla di 96 studenti che avranno un posto. Per i restanti la Regione continuerà con il contributo aggiuntivo di 1200 euro per finanziare l'affitto presso privati. Il contratto, della durata di 10 anni (che si riducono a 5 in caso di mancato contributo) ha un costo di 650mila annui per canone e servizi vari, tra cui manutenzioni, pulizie, giardinaggio, vigilanza.

Troppo alti i costi per il recupero della Casa dello Studente di viale Ungheria

Il contratto

Il complesso immobiliare Casa Burghart, prospiciente viale Europa Unita, si compone di 45 appartamenti e accessori vari, per una superficie complessiva di circa 7700 metri quadrati e di altri immobili annessi: è qui che verranno ricavati gli alloggi per oltre 90 studenti iscritti all'Università di Udine. Il contratto firmato oggi tra la proprietà e la Regione Fvg, fa leva sullo stanziamento totale di 300 milioni di euro previsto dal Pnrr per la creazione e assegnazione di almeno 7500 di posti letto entro il 2022, da effettuarsi da parte di Università o enti di diritto allo studio e, comunque, la creazione e l’assegnazione di ulteriori 60.000 posti letto entro il 2026.

Per il Friuli Venezia Giulia, il cofinanziamento degli interventi in questo senso spetta all'Agenzia regionale per il diritto allo studio (Ardis) che lo scorso luglio ha manifestato l'interesse ad accedere all’iniziativa. Ciò consente all'ente di beneficiare di un contributo di circa 4 milioni di euro per la realizzazione e assegnazione di oltre 90 posti letto per gli e le studenti di Udine, locando Casa Burghart con i suoi 45 appartamenti. Secondo quanto disposto dal Ministero dell’Università e della Ricerca, per accedere al cofinanziamento, i posti letto dovranno essere ultimati e fruibili dagli studenti entro il 20 dicembre 2022.

Il nuovo studentato

L'intento della proprietà è dotare l’immobile dei migliori sistemi di sicurezza e comfort, con un ufficio di security e portierato, l’installazione di dispositivi domotici di comunicazione, pulizia quotidiana degli spazi comuni e di aggregazione. L'idea è prevedere sale studio e per il bookcrossing, sale relax e una palestra attrezzata, ma anche un ampio giardino alberato e punti di ricarica per e-bikes, una lavanderia self-service con lavatrici industriali ed essiccatoi rotativi, 40 posti auto, cantine per ogni unità abitativa.

La voce di studenti e studentesse

A maggio, il consiglio degli studenti universitari, ha inoltrato una mozione al Comune di Udine e alla Regione Friuli Venezia Giulia per chiedere l'apertura di un tavolo di confronto e trovare delle soluzioni alla mancanza di posti letto dovuti alla chiusura di viale Ungheria. "Non siamo mai stati interpellati e siamo venuti a conoscenza durante l'estate della struttura di viale Europa Unita e, conti alla mano, ci è subito sembrato un investimento non sensato". Così spiegano i portavoce degli universitari udinesi. Queste le loro motivazioni. "Da una parte per le tempistiche, dall'altra per i pochi posti che andrebbe a coprire. Ci chiediamo soprattutto dei restanti aventi diritto all'alloggio, come sosterranno le spese di affitto nel privato con 1200 euro annui" Queste le loro richieste: "Crediamo che sia necessario e urgente aumentare le borse degli aventi diritto sia per far fronte all'innalzamento degli affitti che al caro bollette, soprattutto davanti al fatto che quella di Casa Burghart non sarà né una soluzione definitiva né una soluzione per tutti gli aventi diritto". Il consiglio degli studenti ha effettuato una previsione di spesa che, secondo loro, con questa soluzione verrà a costare molto di più alle casse pubbliche: loro prevedono un investimento pubblico annuo di 1.009.300 euro, compresi i 1200 euro annui di contributo per gli studenti senza posto letto, contro i 312mila che si continuerebbero a spendere all'anno per il contributo all'affitto. "La nostra proposta - spiegano - era di non prendere Casa Burghart, continuare con i soli contributi a tutti i 260 aventi diritto, e cercare ancora per quest'anno una soluzione alternativa assieme: quello che ripetiamo da tempo, sia negli organi d'ateneo che tramite le nostre associazioni, è che non si possono prendere decisioni sugli studenti, senza coinvolgere gli studenti stessi". Il dubbio che gli studenti hanno sottoposto nei giorni scorsi all'assessora regionale all'Istruzione Alessia Rosolen, è che "allo scadere del contratto saremo punto e a capo perché occorrerà di nuovo trovare una soluzione".

Un'occasione

La decisione della Regione Fvg di firmare il contratto è stata probabilmente dettata dai tempi molto stretti del Pnrr che, per un'iniziativa simile, prevedeva la presentazione delle domande entro il 6 ottobre e probabilmente non c'erano altre strutture in grado di soddisfare gli obiettivi del piano pubblico bandito dall'Agenzia regionale per il diritto allo studio. Come dire, intanto così e poi vedremo. 

Il sindaco di Udine

«Con questo studentato rispondiamo in modo rapido al problema della mancanza di disponibilità di alloggi pubblici per studenti e contribuiamo a riqualificare il Quartiere delle Magnolie», ha dichiarato attraverso i social il sindaco di Udine Pietro Fontanini. «Il progetto sembra non solo praticabile ma fatto su misura per rispondere alle necessità dell’Università e degli studenti».