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Cronaca

La friulanità conquista il Veneto orientale: al Faro di Bibione scampoli di Friuli

Nell’ambito dell’Interreg Ita-Slo “Primis” taglio del nastro per il Centro multimediale: installazione realizzata con la supervisione di VeGAL, Gruppo di Azione locale

Il Veneto Orientale si avvicina sempre di più al Friuli, grazie a un viaggio multiculturale tra Italia e Slovenia attraverso il prisma delle minoranze linguistiche, focalizzato sulla cultura della minoranza friulana presente oltre il Tagliamento. A renderlo possibile è il nuovo Centro multimediale allestito in uno degli spazi del Faro di Punta Tagliamento a Bibione, che sarà inaugurato giovedì 15 luglio alle 17.30. Realizzato sotto la supervisione di VeGAL, Gruppo di Azione locale della Venezia Orientale, e con la collaborazione della Commissione Friulanità del Comune di San Michele al Tagliamento. L’allestimento (curato da 490Studio), si inserisce nel più ampio progetto “Primis”, finanziato dai fondi Interreg Ita-Slo 2014-2020. Sarà il sindaco di San Michele al Tagliamento, Pasqualino Codognotto, tagliare il nastro del nuovo Centro.

Il concept

Il concept dell’esposizione interattiva gioca con la funzione del luogo che la ospita, per accendere un faro sulla friulanità. La postazione touch monitor al centro della sala consente infatti di muovere il fascio di luce virtuale del faro sul territorio del Veneto Orientale, per scoprire scampoli di cultura friulana, veicolati da poesie nell’idioma locale e da canti popolari. I versi recitati in friulano e sottotitolati in italiano, inglese e sloveno, consentono di raccontare vari aspetti della cultura friulana nell’area: la lingua, il ruolo dell’acqua, le bonifiche, i barcaioli del Tagliamento, il lavoro nei campi, la trasformazione verso l’economia industriale, l’abbandono delle campagne e l’emigrazione. Gli autori delle poesie sono legati al territorio perché vi sono nati o perché, come Pier Paolo Pasolini, lo frequentavano in gioventù.

Le parole trovano un contrappunto visivo nei filmati che vivificano il ricchissimo patrimonio di foto storiche conservate dalle locali associazioni, come Il Timent, alternate a foto attuali del territorio, trattate in bianco e nero per omogeneità visiva e per determinare una distanza ideale, da colmare con la visita turistica reale di quei luoghi.

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Considerata la posizione in riva al mare, l’allestimento si rivolge tanto ai residenti quanto ai turisti in villeggiatura a Bibione. Parla dunque un linguaggio universale, comprensibile al grande pubblico e anche agli stranieri. L’obiettivo è instillare curiosità nel visitatore e invogliarlo alla scoperta di un entroterra che ha molto altro da mostrare e che riserva una storia interessante da raccontare. Un assaggio di ciò è dato anche dal video che gira in loop quando non si seleziona un filmato e che mostra, attraverso riprese video, suggestive immagini del territorio. Lo stesso territorio su cui sono stati ricavati tre percorsi di visita, riportati sulle grafiche retroilluminate che completano l’allestimento.

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