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Paura nucleare, si verificano le scorte di iodio nelle farmacie del Friuli Venezia Giulia

"Nessun allarme solo un atto amministrativo dovuto vista la situazione" dice Riccardi. Intanto però è scattata la psicosi per accaparrarsi il farmaco che al momento sembra essere impossibile da trovare

La Regione Friuli Venezia Giulia ha richiesto una stima delle scorte di iodio presenti nelle farmacie del territorio. La risposta è attesa per oggi. Secondo il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi: "Non c'è nessun allarme, facciamo questo atto di ricognizione che è un atto di corretta amministrazione per capire quali sono gli strumenti, in particolare lo iodio, che sono presenti in regione". La paura è serpeggiata alle notizie nelle prime ore di venerdì scorso del bombardamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina. L'impianto è il più grande d'Europa. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha detto di aver parlato con le autorità ucraine, che hanno confermato che tutte le strutture essenziali dell’impianto erano rimaste integre e ancora funzionanti. Fortunatamente l'incendio che si era sviluppato è stato spento senza arrivare ai reattori. Ma questo evento ha fatto riaffiorare alla mente i ricordi della catastrofe nucleare accaduta nel 1986 dopo l’incidente nella centrale di Chernobyl. Riccardi ha sottolineato che: "A seguito di questo controllo comunicheremo l'informazione anche nell'ambito della procedura che il dipartimento nazionale di Protezione civile sta organizzando relativamente a questo tema".  Negli ultimi giorni è aumentata esponenzialmente la richiesta da parte di utenti preoccupati dell'evolversi della guerra. Ma pare che il medicinale sia già introvabile.

A cosa serve lo iodio stabile 

La somministrazione di iodio è una delle strategie per ridurre gli effetti negativi dell'esposizione alle radiazioni. In pratica si satura la tiroide con un uno iodio "buono" per evitare che venga riempita da uno iodio radioattivo. Gli esperti invitano ad evitare il fai-da-te. è molto importante non assumerlo come azione preventiva in caso di assenza di radioattività come nella situazione presente. Questo farmaco deve essere preso secondo dosi prescritte dai medici in base a reali esigenze. 

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