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Mercoledì, 24 Aprile 2024
in montagna / Chiusaforte

No a nuovi impianti di risalita, la protesta a Sella Nevea

Circa un centinaio di persone ha partecipato all'escursione per manifestare il dissenso per la costruzione di nuovi impianti sciistici e per la creazione di un modello di turismo invernale diverso. L'iniziativa rientra nella mobilitazione nazionale “Reimagine winter”

Circa un centinaio di persone, secondo gli organizzatori, si sono ritrovate domenica 12 marzo a Sella Nevea, per partecipare a una manifestazione di protesta contro la realizzazione di nuovi impianti sciistici. I partecipanti hanno effettuato un'escursione fino a malga Cregnedul Alta, sul versante sud dello Jof di Montasio. L'iniziativa fa parte di un più ampio programma di dimostrazioni di dissenso promosse da venti associazioni, tra cui l'associazione Prometeo e L'Entropia, il Cai del Friuli Venezia Giulia e Legambiente, che ha coinvolto 11 località in otto regioni. La protesta contro l 'attuale industria dello sci punta il dito anche contro l'innevamento artificiale che impatta sul territorio non solo per il consumo di grandi quantità di acqua ed energia ma comporta anche conseguenze negative per la vegetazione.

I problemi

La neve artificiale presenta un alto contenuto di acqua liquida, circa il 15-20 per cento. La neve naturale invece si ferma al 7-10 per cento. La conseguenza principale è che la neve artificiale pesa di più quella naturale e, inoltre , ha una minore capacità di isolamento termico. Questi fattori determinano che il terreno si congeli limitando il passaggio di ossigeno. Questo provoca un deterioramento del manto vegetale, che marcisce; un ritardo della germinazione e rende i pendii più soggetti all'erosione.

La situazione in Fvg

Nel Piano Montagna 365 la Regione Friuli Venezia Giulia esprime la volontà di espandere gli impianti di Forni di Sopra (Monte Simone), Tarvisio (collegamento Lussari-Valbruna), Sella Nevea (Casera Cregnedul Alta), Sappada, Zoncolan e Piancavallo. Oltre a nuove piste e nuovi impianti, si vuole aumentare le potenzialità per l'innevamento artificiale. "Di questi progetti si è pensato di scegliere Sella Nevea per la protesta. Questo perché il nuovo impianto sorgerebbe in un sito facente parte Aree Rete Natura 2000 ZPS “Alpi Giulie” e SIC-ZSC IT3320010 “Jof di Montasio e Jof Fuart”. Sono presenti numerosi habitat ecologicamente e fitosociologicamente rilevanti con una particolare ricchezza di tutti gli habitat calcifili montani e alpini.  - dicono dall'associazione Prometeo e L'Entropia, uno degli enti organizzatori -  Vi è un'alta concentrazione di specie rare e un’area alpina di rilevanza ornitologica nazionale. Il colmo è che la pista occupa un'area al di sotto della fascia dei 1500m con esposizione a sud". E aggiungono: "Per sfatare uno dei tanti miti promossi dalla Regione sul ripopolamento della montagna grazie agli investimenti sugli impianti sciistici: dal 1970, anno di entrata in vigore dei primi impianti a Sella Nevea, si registra una diminuzione costante della popolazione del comune di Chiusaforte (di cui Sella Nevea fa parte), passando da circa 1500 abitanti nel 1971 ai 614 del 2021".

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