rotate-mobile
Cronaca

Accuse di negazionismo sulle foibe, niente sala per Alessandra Kersevan

L'autrice e il Partito della rifondazione comunista, che con altre associazioni, ha organizzato l'evento, hanno deciso di tenere la conferenza all'aperto. L'episodio si è verificato a Vicenza

Niente sala comunale a Vicenza per una conferenza dell'autrice udinese Alessandra Kersevan. L'appuntamento si sarebbe dovuto tenere a Villa Lattes, ma l'utilizzo dello spazio municipale per l'incontro – dedicato alla storia del confine orientale dell'Italia in stretta attinenza col dramma delle foibe – è stato annullato dall'amministrazione comunale di Vicenza. Il motivo? La scrittrice viene accusata di tenere una condotta "negazionista".

La nota autrice e il Partito della rifondazione comunista che con altre associazioni ha organizzato l'evento, però la pensano in modo diametralmente opposto. Quindi ieri, pur con forme diverse, l'appuntamento si è tenuto ugualmente in piazza Matteotti, davanti a palazzo Chiericati: il tutto di fronte a circa 120 persone sotto lo sguardo discreto di polizia, Guardia di Finanza, carabinieri e vigili urbani. I quali, riportano gli organizzatori, hanno evitato che alcuni provocatori vicini alla destra radicale, "portassero a compimento azioni di disturbo".

Kersevan dal canto suo, che ha parlato a lungo delle questioni storiche legate al conflitto più o meno aperto che per decenni tra Diciannovesimo e Ventesimo secolo ha interessato il confine tra Italia ed ex Jugoslavia, è stata molto severa con il sindaco Francesco Rucco. La scrittrice infatti ai microfoni di Vicenzatoday.it ha parlato espressamente di "vulnus alla democrazia".

Alessandra Kersevan

"Il giudizio della Giunta Comunale è una censura nei miei confronti – afferma la scrittrice in un'intervista a VicenzaToday –. Il sindaco non conosce la legge costitutiva del giorno del ricordo che dice, all'articolo 1, che in questo giorno bisogna parlare delle foibe e dell'esodo e della più complessa vicenda del confine orientale che oggi non si vuole che gli italiani conoscano".

"Una vicenda che ha un secolo di storia, dove gran parte di ciò che viene raccontato sono cose decontestualizzate che non hanno un senso, se non viene inserito nel più complesso contesto dove sono avvenute. Esagerazioni, enfatizzazioni, invenzioni vere e proprie - prosegue - Potrei scrivere un'enciclopedia con le falsità scritte in questi anni, nella più completa indifferenza di molte persone".

"Il caso più emblematico - incalza - è lo scatto dei fucilati di Dane: una foto in cui si vede che sono soldati italiani quelli che fucilano cinque persone, contadini collaborazionisti con i partigiani, in Slovenia nel 1942. E questa foto è stata usata per anni in migliaia di occasioni come emblema delle foibe, come se fossero gli jugoslavi a fucilare gli italiani, quando nella foto si vede benissimo chi fucila chi".

"In Italia oggi dovremmo chiederci se una foto di questo genere è passata per il suo contrario - conclude - Significa che abbiamo un problema di pregiudizi e conoscenza e una situazione di forte razzismo, come se qualsiasi cosa detta sui partigiani jugoslavi fosse vera, a prescendere, senza doversi chiedere altro".

Per i vertici di Rifondazione quella nota che riporta il protocollo 0024579/2022 costituisce un vero e proprio «arbitrio» tanto che la segreteria sta valutando una serie di azioni ad hoc comprese le vie legali. "Valuteremo se denunciare il Comune di Vicenza" ha detto poi Fogagnoli. Ad ogni modo il no dell'amministrazione all'uso di villa Lattes ha scatenato il malcontento in alcuni settori della opposizione che a palazzo Trissino fa capo al centrosinistra. Ieri peraltro sul finire dell'evento i vigili urbani hanno misurato anche la superficie occupata dalle sedie dell'uditorio improvvisato. Da quanto si apprende da palazzo Trissino gli organizzatori, che avevano preannunciato il sit-in in questura, non hanno però chiesto l'uso dello spazio pubblico che in casi di specie è necessario quando compaiono banchetti e sedie. Il che potrebbe portare l'amministrazione a multare gli stessi organizzatori.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Accuse di negazionismo sulle foibe, niente sala per Alessandra Kersevan

UdineToday è in caricamento