'Ndrangheta, 29 arresti in Calabria: l'indagine passa anche per Udine
In azione la Dda di Reggio Calabria assieme ai carabinieri. Misure cautelari eseguite in cinque province. Tra le accuse traffico di stupefacenti e banconote false
Passa anche per Udine l’operazione della Dda di Reggio Calabria – diretta da Giovanni Bombardieri – e dei carabinieri che ha portato all’emissione di 29 misure cautelari, eseguite questa mattina. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, giovani del clan Cordì di Locri, già decimato dagli arresti, stavano scalando le gerarchie interne dell’organizzazione attraverso danneggiamenti, minacce ed estorsioni, con lo scopo di assicurarsi il controllo del territorio. Alcune delle vittime, però, hanno denunciato.
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I reati contestati
Associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata alla produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanza stupefacente; detenzione di armi e munizioni, danneggiamento, estorsione pluriaggravata, traffico e spaccio di banconote false: sono questi i reati contestati alle 29 persone destinatarie dei provvedimenti. Gli arresti sono stati eseguiti, oltre che nella nostra provincia, anche a Reggio Calabria, Pavia, Terni e Catanzaro. L’operazione è frutto di due attività d’indagine complementari, New Generation e Riscatto II.
