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Cronaca Centro / Via Antonio Zanon

L'arte che non si piega al Covid, murales "solidali" per gli esercenti in difficoltà

L'idea degli artisti friulani sfocia in una più ampia riflessione su quanto si sta perdendo a causa della pandemia. Nessuna volontà, specificano, di contrastare le normative anti contagio, solo la voglia di raccontare ancora una volta la potenza dell'arte

Olio su tela o spray su lamiera non fa alcuna differenza se lo scopo è quello di sostenere attività ed esercenti in un momento di difficoltà estrema come quello che stiamo attraversando.

Lo sanno bene gli artisti che in via Zanon, bombolette alla mano, hanno dato vita ad un murale artistico e poetico che oltre a richiamare lo stile Liberty aprono nuovi spazi di pensiero e solidarietà.

Gli artisti

"L'arcano senza nome" e "Mathias poeta della sera", così si fanno chiamare i due artisti, hanno dato vita ad un progetto che spazia da passato al presente con l'intento di suscitare una riflessione sulla situazione attuale.

"Sono tante le dinamiche che nella storia determinano la conservazione o la perdita delle cose belle - raccontano gli artisti - come nel passato il Liberty ha subito perdite la cui importanza è stata percepita solo nei decenni successivi, nel presente – a causa della pandemia – forse non ci rendiamo conto di ciò che stiamo abbandonando".​

"Da qui l’idea di creare un connubio tra uno stile del passato – il Liberty – e una concezione spiccatamente contemporanea del “fare artistico” – il murale e la poesia di strada"-

“Crediamo che l’emergenza Covid sia un problema serio e prioritario, e che la tutela della salute sia una priorità assoluta -specificano gli artisti - Riteniamo opportuno, tuttavia, manifestare come l’arte possa fiorire anche in un contesto  delicato come quello attuale. In parole povere: l’arte non si piega al Covid”. 

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