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Cronaca

Maggioranza e opposizione unite per la scuola: richiesto il potenziamento dei trasporti

I consiglieri Giovanni Govetto (Forza Italia) e Federico Pirone (Progetto Innovare) hanno presentato una mozione per il rafforzamento del sistema di trasporto scolastico per la ripresa in presenza della scuola a gennaio

Su un argomento, maggioranza e opposizione in consiglio comunale a Udine, sono riusciti finalmente a mettersi d'accordo: la richiesta di potenziamento dei trasporti pubblici ai fini della rispresa scolastica a gennaio anche per gli studenti costretti al momento in didattica a distanza, ovvero quelli delle scuole secondarie di secondo grado. 

A unire le forze, questa volta, sono stati il consigliere forzista Giovanni Govetto e l'esponente di Progetto Innovare Federico Pirone, ex assessore alla cultura e capogruppo in consiglio comunale. Il tema è quello della scuola, terreno dove spesso i due si sono scontrati ma che, a fronte dei notevoli disagi affrontati dai ragazzi in questo momento epocale e a seguito di un incontro che ha visto coinvolti i rappresentanti del gruppo Pas (priorità alla scuola) e alcuni amministratori pubblici capitanati dall'assessore regionale ai trasporti Graziano Pizzimenti, li ha visti compattarsi. 

La mozione

La premessa si leva soprattutto in considerazione delle conseguenze psicologiche sugli studenti. "La chiusura per periodi prolungati delle scuole secondarie di secondo grado sta generando delle ricadute negative sui giovani da un punto di vista sociale, relazionale, affettivo, oltre che dal punto di vista dell’apprendimento, gravando in particolare sui bambini e sui ragazzi che vivono situazioni familiari di maggior disagio, aumentando le disuguaglianze e la povertà educativa, la marginalità e l’isolamento, come espresso anche da diverse associazioni, organizzazioni sindacali, dirigenti scolastici, intellettuali a livello locale e nazionale". I due consiglieri fanno poi riferimento a quanto accade negli altri paesi europei, la maggior parte dei quali ha deciso di non chiudere le scuole e, soprattutto, al fatto che il problema non è nelle scuole in sé "ma fuori da esse, coinvolgendo in particolare il trasporto scolastico e gli assembramenti che si creano nei pressi degli istituti scolastici o nel tragitto verso di esse".

Le richieste

Quello che i due chiedono, sperando di arrivare alla totalità delle firme, è che il sindaco e la giunta si impegnino "a farsi parte attiva presso il suddetto tavolo, istituito presso la Prefettura di Udine in base al DPCM del 3 dicembre, e presso la Regione Friuli-Venezia Giulia affinché sia predisposto, in collaborazione con i dirigenti scolastici, un piano di potenziamento e di rafforzamento del sistema di trasporto scolastico e di gestione degli assembramenti nel percorso verso le scuole in vista dell’auspicata ripresa dell’attività scolastica in presenza per il mese di gennaio".

Per i due "è francamente inammissibile che si rischi di compromettere nuovamente un diritto fondamentale come quello dell’istruzione a causa dell’inadeguatezza, per questa straordinaria fase, dei trasporti".

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