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Cronaca Pavia di Udine

Addio al professor Attilio Maseri, cardiologo di fama mondiale e benefattore

Era innamorato di Udine e del Friuli. Si è spento a Pavia di Udine. L'ultimo atto di generosità la donazione all'ateneo della vecchia sede della Banca d'Italia

È morto all'età di 85 anni, a Pavia di Udine, il professor Attilio Maseri, cardiologo di fama internazionale.

La carriera

Docente all'Università San Raffaele di Milano, presidente della fondazione benefica "Per il tuo cuore" e filantropo. È stato cardiologo personale della regina Elisabetta II e di papa Giovanni Paolo II. Laureatosi all'università degli studi di Padova, Maseri si era specializzato a Pisa in cardiologia e medicina nucleare, per trasferirsi poi alla Columbia University, a New York. Nel 1979 venne chiamato all'università di Londra come professore ordinario alla Royal medical school e nel '91 rientrò a Roma come professore ordinario di cardiologia e direttore dell'istituto di Cardiologia del Policlinico Gemelli, l'ospedale dove curò, proprio nel suo reparto, Karol Wojtyla dopo l'attentato di cui fu vittima in piazza San Pietro il 13 maggio del 1981. Maseri era molto legato alla città di Udine. Nel 2013 aveva donato all'ateneo friulano la biblioteca Florio, contenente oltre 12mila volumi e manoscritti raccolti dalla metà del Settecento, e nel 2018 aveva ceduto sempre all'Università del Friuli lo storico Palazzo Antonini-Maseri, ex sede della Banca d'Italia. Autore di più di 750 articoli e testi di medicina su riviste specializzate e internazionali, Maseri aveva ricevuto numerosi premi e onorificenze tra cui la Medaglia d'oro ai benemeriti della Scienza e della Cultura e il titolo di Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana nel 2005.

Il saluto dell'Università

"È con profondo dolore che l’Università di Udine accoglie la notizia della scomparsa del professor Attilio Maseri, amico vero e profondo dell’ateneo friulano, un uomo e uno scienziato che lascia un vuoto incolmabile". Il rettore dell’Università di Udine, Roberto Pinton, commenta così la morte del medico. "Il suo nome – sottolinea Pinton – resterà per sempre nella storia del nostro ateneo e del Friuli per due straordinari atti di mecenatismo a favore dell’università: le donazioni, nel 2018, del palladiano palazzo Antonini-Maseri, edificio di assoluto prestigio architettonico e artistico, ora sede centrale dell’ateneo e, nel 2013, della Biblioteca Florio, un patrimonio di immenso valore culturale. Due gesti esemplari – evidenzia il rettore – per il loro illuminato altruismo e profonda generosità a favore del sapere, dei giovani e per la crescita e lo sviluppo della sua amata terra, che ricordava sempre, dall’ambito culturale a quello dell’istruzione e della sanità. Da sempre vicino all’Università di Udine – ricorda Pinton –, anche in momenti cruciali della sua storia, il luminare friulano ha messo a disposizione la sua straordinaria esperienza e capacità in svariate occasioni ricoprendo anche ruoli di primo piano". Come nel 2011 quando venne nominato presidente dell’organo di indirizzo dell’Azienda ospedaliero universitaria ‘Santa Maria della Misericordia’ di Udine o nel 2004 quando è entrò a far parte del Comitato dei revisori scientifici del Centro interdipartimentale di medicina rigenerativa dell’allora facoltà di Medicina.
 

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