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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Majano

Morto pre Meni Zannier, candidato al Premio Nobel per la Letteratura

Una figura di spicco della cultura friulana e italiana. È mancato all'ospedale di San Daniele

Una perdita grave per la Chiesa udinese, per il Friuli e per tutto il mondo culturale. Nello stesso periodo in cui se ne sono andati Marzio Strassoldo e Alberto Di Caporiacco la nostra terra perde un altro personaggio di spicco, di altissimo spessore. La sera di mercoledì 11 gennaio è morto all’ospedale di San Daniele don Domenico Zannier. Il sacerdote, poeta e scrittore di Majano con le sue liriche in friulano aveva ottenuto  nel 1986 - grazie all’impegno delle Università di Salisburgo e di Innsbruck - la candidatura al premio Nobel per la Letteratura. 

Era originario di Pontebba, dove nacque nel 1930. Zannier fu ordinato sacerdote l’8 luglio del 1956. Iniziò la sua “carriera” sacerdotale a Sutrio fino al settembre del 1958, fu poi cappellano a Pradamano e poi a Pocenia e a Castions di Strada - fino al 1960 - per poi diventare parroco di Lusevera, fino al 1972. Successivamente, insegnante di scuola media, è rientrato nella sua Majano, a Casasola, paese di origine della madre.

Zannier ha prodotto una tetralogia di grandi poemi in lingua friulana per oltre 30 mila versi legati alla storia del Patriarcato del Friuli. L'opera letteraria di Zannier venne definita "un apporto prezioso nel quadro della letteratura europea, sia per la sensibilità storica relativa al passato e al presente del Friuli, sia per l'umanesimo profondo e sincero che emana e da cui nasce una luce di speranza e fiducia nell'avvenire". 
   

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