Morto monsignor Pietro Brollo, arcivescovo di Udine e prete a Gemona durante la ricostruzione dopo il terremoto
Don Brollo, nato a Tolmezzo nel 1933, si è spento questa notte. Dal 1996 è stato anche vescovo della diocesi Belluno-Feltre
Questa notte si è spento Monsignor Pietro Brollo. Lo scorso 1 dicembre aveva compiuto 86 anni. Nato a Tolmezzo l'1 dicembre 1933, nel 1949 entrò nel seminario arcivescovile di Udine, dove frequentò il liceo classico e la propedeutica. Nel 1953 venne inviato a Roma per proseguire gli studi, conseguendo la laurea in teologia presso la Pontificia Università Lateranense.
A Udine
Il 17 marzo 1957 venne ordinato presbitero dall’arcivescovo di Udine Giuseppe Zaffonato. È stato viceassistente diocesano della FUCI e cappellano festivo di Passons e di Rizzi. Rettore del seminario arcivescovile di Udine dal 1972 al 1976 e successivamente arciprete di Ampezzo, il 22 luglio 1981 venne nominato arciprete di Gemona del Friuli. Erano gli anni della ricostruzione del Friuli, dopo il grande terremoto del 1976: monsignor Brollo trascorse quel tempo vicino alla sua gente. Il 21 ottobre 1985 venne nominato vescovo ausiliare di Udine, titolare di Zuglio Carnico, e il 4 gennaio 1986 ricevette l’ordinazione episcopale nel duomo di Gemona dalle mani dell’arcivescovo Alfredo Battisti.
Fuori regione
Il 2 gennaio 1996 venne nominato vescovo di Belluno-Feltre, dove si insediò in diocesi il successivo 3 marzo promuovendo la comunione e la corresponsabilità ad ogni livello, instaurando una collaborazione sistematica tra le parrocchie. In seno al Consiglio presbiterale e al Consiglio pastorale diocesano avviò una riflessione da cui sgorgò il desiderio di celebrare il primo sinodo della diocesi di Belluno-Feltre. Negli anni dell’episcopato bellunese-feltrino, presiedeva la Commissione episcopale triveneta per la collaborazione tra le Chiese.
Arcivescovo di Udine
Il 28 ottobre 2000 venne nominato arcivescovo di Udine, dove rimase fino al 18 ottobre 2009.
A ricordarlo numerosi fedeli ma anche il sindaco di Tolmezzo, Francesco Brollo.
Per i fedeli delle diocesi di Udine, di Belluno e Feltre è stato l’arcivescovo, per me: “zio don Pietro”.
In questo momento di lutto e preghiera lo voglio ricordare con una foto e con una frase.
La foto lo ritrae accanto a me, che calcio un pallone: a lui sono debitore per l’esempio dello spirito di servizio, la dedizione all’altro, ai deboli, l’amore per la montagna e per lo sport. Di lui piangiamo la carismatica capacità di coinvolgimento attraverso l’entusiasmo della fede declinata col sorriso.
La frase è quella che rivolse a Papa Giovanni Paolo II un sacerdote del Cadore, dove il Santo Padre amava recarsi l’estate: “Grazie Santo Padre per averci mandato un vescovo con gli scarponi da montagna” a rappresentare la grande sensibilità dello zio, uomo di montagna e orgoglioso di esserlo, per le sorti delle genti delle terre alte.