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Lutto

Addio al maestro Brianese, una vita dedicata alla pesistica

Ha fatto la storia dei pesi in Friuli e non solo. Per anni gestì una gelateria in via Tricesimo

Nessuno che abbia sceso gli scalini dell’Associazione Pesistica Udinese, nei sotterranei del palazzetto dello sport Benedetti di via Marangoni, con accesso da viale Duodo, può scordarsi di Ivano Brianese. Un saluto con sorriso bonario, la camminata rilassata in mezzo a manubri e bilancieri, qualche consiglio dispensato ad amatori e nuove leve. “Schiena più dritta”, “occhio su quel movimento”. Cose tecniche, di uno sport che non va di moda, ma che rappresenta sacrificio, impegno, quasi una sorta di ortodossia nell’applicazione dei dettami per diventare un buon pesista. Ora ci sono i personal trainer e gli assistent coach. Brianese è stato questo genere di figura prima di tutti, senza ostentare primati. “Tu che fai? Giochi a pallacanestro? Devi essere più strutturato, ho io quello che fa per te”. Così – tutto a voce, al massimo un appunto su un foglio stropicciato, niente “schede” – ti preparava quello che serviva e poi passava a controllare i risultati. Lo stesso metodo lo usava in gelateria, al “Brianice” di via Tricesimo. Porzioni abbondanti, buon umore inesauribile, invenzioni come il semifreddo “zuccotto” che hanno reso dolci le serate di generazioni di udinesi. Brianese, da mercoledì, non c’è più. Lo piangono tantissimi, per primi i figli Gianni, Dario, Alessandro, la sorella Olga, i nipoti e pronipoti. Ci sarà la possibilità di salutarlo l’ultima volta sabato 7 maggio, alle 12, alle celle mortuarie dell’ospedale di Udine.

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