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storia del territorio / Cividale del Friuli

Morto Francesco Zorzettig, fondatore della cantina "Ronchi di San Giuseppe"

Dal 2019 l'azienda ha cambiato nome in Monviert: Francesco Zorzettig, conosciuto come Franco, aveva 92 anni

È mancato nella notte tra sabato e domenica Francesco "Franco" Zorzettig, fondatore dell'azienda Ronchi di San Giuseppe, ora Monviert. Zorzettig aveva 93 anni: l'azienda è gestita ora dal figlio Fulvio Zorzettig.

Francesco Zorzettig è stato il capostipite dell'azienda vinicola "Ronchi di San Giuseppe", a Spessa di Cividale, nel 2019 ribattezzata Monviert. Il suo motto era "La terra è una compagna di vita". La sua famiglia era originaria della Val Tramontina: la produzione di vino era cominciata negli anni Settanta e, nel tempo, si è fatta conoscere ben al di fuori dei confini regionali grazie alla grande passione di Franco e alle sue capacità di enologo. 

Quando ero bambino, come tutti i bambini, sognavo di diventare qualcuno, di avere un buon lavoro, un’occupazione che potessi amare e che potesse rendere i miei genitori fieri di me. Così ho iniziato a muovere i miei primi passi nel mondo con l’intenzione di trovare una passione da perseguire, tutta mia. “Passione” è una parola utilizzata per gli ambiti più disparati, spesso impiegata a sproposito, altre volte appiccicata forzatamente all’attività che le persone praticano quotidianamente, per giustificarne l’impegno. Io credo che la passione sia una forma di consapevolezza, perché ti fa capire chi sei realmente, nel profondo, permettendoti di conoscerti fino in fondo. Un giorno, proprio quando la stavo cercando, la mia passione mi ha trovato.

L'azienda

Nel 1950, è nata Monviert, ai piedi della chiesetta di San Giuseppe. "Di nostra proprietà da quando ho memoria, all’interno della quale si sono sposati tutti i membri della mia famiglia, me compreso. Tutto è iniziato dalla casa di pietra dei miei genitori, costruita da loro mattone dopo mattone, un po’ come la nostra azienda con i suoi appezzamenti. Nella stessa maniera abbiamo ampliato anche la struttura che ospita Monviert, ritagliandole lo spazio che merita. Oggi la sede è una gioia per gli occhi, capace di trasmettere in maniera cristallina tutte le emozioni che vogliamo esprimere quotidianamente attraverso i nostri vini, perché nel tempo lo spirito è rimasto invariato, solo la passione è cresciuta, e continua a crescere".

Nata come Ronchi San Giuseppe, questa passione doveva essere tramandata ed esportata. Così è stata contagiata tutta la famiglia, da me, ai miei figli, fino ai miei nipoti, superando di gran lunga i miei sogni di bambino.Il nome Monviert ha origine proprio dalla chiesetta, che veglia sui nostri 87 ettari da secoli. In friulano, la lingua che parla la nostra terra, significa “Monte aperto”: perché il “monte” che la ospita regala una visuale “aperta”.Dalla sua sommità riesce a mostrare tutto l’amore che la mia famiglia ha seminato, e continua a seminare, in questa terra da tre generazioni. Negli anni siamo cresciuti, assieme alla nostra passione. E così è cambiato anche il mondo che ci circonda, attraverso la digitalizzazione e l’evoluzione dei metodi produttivi. Ma per trasformare l’innovazione in reale miglioramento bisogna sapere con chi si ha a che fare: Madre Natura. Lei, che ha sempre saputo regalarci dell’uva pregiata, e noi, sempre con grande rispetto, che l’abbiamo saputa coltivare e trasformare in vini di grande qualità, cercando di seguire la filosofia che muove Monviert:

I funerali si svolgeranno domani, martedì 12 luglio, alle 10.30 nella chiesa di Spessa.
 

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