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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Mortegliano

Coronavirus: emergenza nelle case di riposo, salgono contagi e morti

Nella struttura di Mortegliano sono cinque le persone decedute negli ultimi giorni risultate positive al virus e una quindicina i positivi tra degenti e personale

Sono cinque le persone venute a mancare negli ultimi giorni nella casa di riposo "Rovere Bianchi" di Mortegliano e, in totale, anche sedici risultati positivi al coronavirus tra ospiti e dipendenti. Due casi anche nella struttura "Giovanni Chiabà" di San Giorgio di Nogaro: due operatrici sanitarie sono risultate positive al tampone. Come evidenziato dall'inizio di questa emergenza sanitaria, le case di riposo e le strutture per anziani sono uno dei luoghi maggiormente a rischio, nel caso in cui il virus dovesse penetrarvi. La richiesta di materiale sanitario come mascherine e guanti è quindi necessaria.

La testimonianza

Le misure a tutela degli ospiti nelle strutture per anziani sono scattate da prima del decreto, con il divieto di ingresso ai parenti dei degenti, eccezion fatta per i visitatori di ospiti in gravi condizioni di salute. Questa scelta ha limitato il richio del diffondersi del virus, ma ha scoperto un nervo già molto esposto nelle case di riposo: il personale è spesso sottodimensionato e la presenza dei parenti soprattutto nel momento del pranzo è fondamentale. Di seguito la testimonianza di un'operatrice di una struttura udinese.

«Al lavoro è dura, soprattutto nei momenti del pranzo e cena per riuscire a imboccare tutti. Il problema è che non abbiamo nemmeno mascherine e gel per le mani! Quando entriamo ci misurano la temperatura e se supera i 37 ci rimandano a casa, ma c'è il dubbio che il termometro all'ingresso non funzioni bene, perché da una misua diversa da quelli all'interno della struttura. Come personale siamo allo stremo anche per le normali influenze che hanno colpito molti di noi e siamo in sotto numero».

In questa struttura, da quanto riferito, la richiesta per mascherine FFp2 è stata fatta soltanto l'11 marzo e agli operatori socio sanitari al momento non è consentito l'utilizzo di mascherine chirurgiche «per non portare via materiale sanitario», ci riferisce il nostro contatto.

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